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Post - Guido Grossi

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Diario / Re:Rapporto con Paolo Maddalena
« il: Agosto 03, 2017, 02:25:41 pm »
sette visite e zero risposte

cosa c'è che non va?

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Diario / Rapporto con Paolo Maddalena
« il: Agosto 02, 2017, 10:22:35 am »
Ho bisogno di capire.

Sono arrivato tardi in CSP. Non ne conoscevo l'esistenza, prima dell'incontro pubblico di febbraio indetto da Maddalena. E' lì che è nato il mio interesse.
Mi sono iscritto all'assemblea di marzo e mi sono trovato - di fatto - di fronte ad una specie di "separazione consensuale" fra la Confederazione e lo stesso Maddalena, peraltro svoltasi per interposta persona.

Rivolgo, a tutti voi, due domande

1) voi avete capito e sapreste spiegarmi il motivo di questa separazione ?

2) ritenete che sia cosa da accettare, oppure è necessario ed urgente un tentativo reale e deciso di ricucitura?

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Diario / Re:Attuare la Costituzione è l'imperativo categorico
« il: Agosto 02, 2017, 10:13:29 am »
sono i regolamenti "prudenziali" inventati dalla banca dei regolamenti internazionali e recepiti nelle legislazioni comunitarie e nazionali a creare un grosso problema : rendono estremamente più conveniente alle banche commerciali indirizzare i soldi propri ed i soldi dei risparmiatori verso i mercati finanziari (titoli, fondi e derivati) piuttosto che nell'economia reale (aziende e famiglie)

la banca centrale può solo aumentare e diminuire la quantità di denaro immesso nel sistema, ma dove questo denaro va a finire fa una enorme differenza

privatizzare la banca centrale è solo un presupposto, ma assolutamente non sufficiente

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Diario / Re:apriamo un dibattito pubblico sul sistema bancario italiano
« il: Agosto 02, 2017, 10:09:18 am »
chissà perché quando parliamo di economia e di politica ci riserviamo il diritto di ipotizzare soluzioni che, se applicate a casa nostra, ci farebbero inorridire

siamo dentro una famiglia : madre, padre e tre figli. Vi sembrerebbe giusto che ad uno dei figli sia consentito un trattamento speciale e privilegiato (più cibo, più viaggi, la moto eccetera) mentre agli altri figli no?

a me sembra troppo facile liquidare certe posizioni con lo spettro del comunismo, che qui nessuno auspica.

A scanso di equivoci, quando parliamo di ricchezza, togliamo di mezzo l'idea del denaro che ci confonde. Lo abbiamo capito che si può creare all'infinito. Le cose che possiamo comprare, invece, sono assolutamente limitate

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Diario / Re:apriamo un dibattito pubblico sul sistema bancario italiano
« il: Luglio 17, 2017, 04:49:12 pm »
ci lamentiamo tutti : la società contemporanea è caratterizzata da una eccessiva concentrazione di ricchezza

o no ?

allora, è naturale e scontato che per adottare una necessaria redistribuzione a qualcuno bisognerà togliere qualcosa

oppure vogliamo cambiare il mondo tenendoci ben stretti ognuno i propri privilegi?

forse sarà sufficiente togliere gli eccessi ai signori della finanza sopra nazionale

forse no

dipende da due valutazioni :

1) cosa intendiamo per un minimo dignitoso da riconoscere a chiunque

2) le risorse della terra sono sufficienti a garantire qual minimo a tutti noi?

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Diario / Re:Cosa viene prima?
« il: Aprile 04, 2017, 08:04:29 am »
l'economia un po' folle che abbiamo sotto il naso, si vuole appropriare di tutto, ma proprio di tutto, compresa l'aria che respiriamo: per farne merce e profitti privati.

E' il caso di correre ai ripari, sul piano del diritto.

Già sono sati resi trasferibili e suscettibili di proprietà privata perfino i nostri pensieri, le buone idee, e viene difeso questo diritto privato con i brevetti e i diritti di autore. Mi domando se sia ragionevole fare merce dei nostri pensieri. Pensate ai brevetti che la Monsanto usa per impossessarsi del diritto esclusivo di godimento di semi che sono sempre esistiti.

Anche se non siamo rassegnati all'idea che l'acqua, le spiagge, le isole, i monumenti, possano diventare private, lo stanno diventando, sotto i nostri occhi. Come accade, materialmente?

Il Bene Comune nel mondo del diritto non ha, attualmente, un suo riconoscimento specifico e affermato in forma positiva ma esiste, in qualche caso, solo in forma di negazione : demanio inalienabile (non alienabile.)

"Demanio" vuol dire proprietà dello Stato o di un Ente pubblico. Inalienabile vuol dire che non può essere alienato : non può essere trasferita la proprietà.

Poi arriva qualcuno e, siccome sono finiti i soldi, inserisce urgentemente un codiccillo in un decreto milleproroghe qualunque, e li aliena, trasferendone la proprietà. E noi siamo fregati.

La "proprietà" è uno strumento concepito per uno scopo specifico : nasce per attribuire un godimento "esclusivo" : è mio, quindi tutti gli altri sono esclusi dal godimento. E nasce per essere negoziata, trasferita. Il mio diritto di godimento esclusivo, collegato alla mia propiretà, te lo vendo, te lo affitto, e così via.

Assegnare la "proprietà" di un bene allo Stato è l'unica cosa che siamo riusciti ad immaginare per dire che il godimento deve essere di tutti. Ma, nota bene: stiamo usando uno strumento che è fatto per garantire l'esclusività ed il trasferimento del diritto di godimento esclusivo. Ci credo che non funziona bene!

Siccome sono convinto che si fa una gran fatica a piantare chiodi con la limetta delle unghie, è giunto il momento di scrivere chiaro e tondo, nell'ordinamento giuridico, che alcuni beni, materiali e immateriali, in quanto essenziali per il benessere di tutti, devono essere tutelati nell'ordinamento giuridico in maniera più forte ed efficace. In maniera affermativa e specifica, non negativa.

Qualifichiamoli positivamente attraverso il "godimento condiviso".

che è il contrario del godimento "esclusivo" e quindi per sua natura non può essere assoggettato né a proprietà né a possesso che, per loro natura, invece, servono solo a garantire il suo contrario: il godimento "esclusivo".

Bene comune (l'aria che respiriamo, ad esempio) è un bene qualificato dal suo "godimento condiviso". nasce per essere di tutti, nessuno escluso.

Così diventa matematico che non li puoi mai "trasferire", "vendere", "dare in concessione": tutte cose fatte per escludere. Non la puoi ficcare dentro la proprietà e il possesso, una cosa che, per natura, non ci può entrare.

Non lo puoi fare neppure con un codicillo in un decreto mille proroghe.

Non sono pippe mentali : sono strumenti efficaci per raggiungere scopi sociali importanti.

Naturalmente, sempre che il "bene comune" abbia un senso, per noi.

Che se preferiamo difendere il nostro egoistico diritto di sfruttare economicamente i beni escludendo gli altri, allora è chiaro: le cose stanno benissimo come stanno.

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Diario / Re:CHE DIO BENEDICA TRUMP
« il: Marzo 31, 2017, 03:53:55 pm »
Trump è un po' folle, anche pericoloso.

La sua idea di "America first", associata alla cultura profondamente americana che vede i propri diritti messi in pericolo da qualsiasi battito di ali di farfalla in qualsiasi paese del globo, associata all'arsenale atomico sul quale, ricordiamolo sempre, c'è il grilletto perennemente puntato, non ci può certo far stare tranquilli.

Che poi, nella sua imprevedibile follia, ci scappi anche qualche aspetto positivo, non c'è da meravigliarsi: è uno che sa rompere gli schemi.

Ma anche Mussolini, anche Hitler, anche Stalin sapevano rompere gli schemi, proporre soluzioni politiche intelligenti, e affascinare a modo loro le masse.

E' tempo di stare ben svegli e, soprattutto, di costruire.

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Diario / Re:ripresa contatti
« il: Marzo 24, 2017, 07:48:42 am »
non è solo economico, il problema

l'economia, senza politica, ignora le persone, le calpesta, le emargina: uccide le persone

se portiamo l'amore nella politica, cambiamo il mondo

se portiamo il bisogno profondo dell'essere umano nella politica, le cose diventano semplici, perché i bisogni profondi di noi esseri umani sono semplici :

poche cose materiali (aria acqua ed energia pulite, cibo sano, case sicure e accoglienti, abiti confortevoli[/u]. Fateci caso : abbiamo di tutto, tranne le cose più importanti)

molte cose spirituali : il bisogno di amare e di essere amati; di condividere (la società è strutturata per isolarci, è strutturata per obbligarci a lasciare indietro gli altri)

il tempo libero, la possibilità di scegliere. Non abbiamo tempo libero. La possibilità reale di scegliere è per pochi. Possiamo scegliere solo cosa consumare.

Se ragioniamo sui bisogni profondi, nello sforzo di immaginare quale società risponde a questi bisogni, allora scopriamo che le soluzioni sono semplici e, soprattutto, sono soluzioni che uniscono, non dividono.

L'Etica sopra la Politica. La Politica sopra l'economia. E il mondo lo raddrizziamo.

Per fare queste cose, per portarle dentro la società, c'è bisogno di due cose :

- della proposta culturale (il pensiero. Per la quale va bene l'associazione): che aiuta a capire quali cose è giusto fare e perché
- della proposta politica (l'azione. Che è il partito politico): che aiuta a farle, le cose che ci piacciono, se no, che le pensiamo a fare?


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ci devi dare i permessi per visualizzarla
però di Davide e Claudio mi posso fidare anche ciecamente

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