Autore Topic: La cultura contro il pensiero < unico >  (Letto 2529 volte)

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Luigi Intorcia

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La cultura contro il pensiero < unico >
« il: Maggio 20, 2017, 07:23:29 pm »

Il 21 novembre 2015 a Roma, si riunì il meglio del meglio dell'intellettualismo italiano libero e tutti quanti decidemmo di iniziare una durissima battaglia, che aveva fra gli altri, l'obiettivo di costituire un centro di interesse popolare che aveva il compito di demolire il concetto del <pensiero unico>

Ma in che consiste il pensiero unico?
Pensiero unico
Tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il pensiero unico (dal francese pensée unique) in economia descrive, con accezione negativa, l'egemonia culturale del neoliberismo come ideologia alla fine delXX secolo.
« Che cos'è il pensiero unico? È la trasposizione in termini ideologici, che si pretendono universali, degli interessi di un insieme di forze economiche, e specificamente di quelle del capitale internazionale. »
(Ignacio Ramonet,)

Il termine fu coniato nel gennaio del 1995 in un editoriale di Le Monde diplomatique da Ignacio Ramonet, direttore responsabile di "Le Monde diplomatique" e membro onorario di Attac. Egli lo intende come «il concetto del primato dell'economia sulla politica, tanto più forte in quanto un marxismo distratto non lo contesterebbe»
Critiche
La critica al pensiero unico intende puntualizzare la crescente riduzione del dibattito politico a temi imposti dall'alto e troppo spesso dati per scontati e non contestabili da parte della cultura dominante. Ad esempio fu molto noto l'argomento populistico There Is No Alternative (non c'è alternativa) di Margaret Thatcher ex primo ministro del Regno Unito, spesso riassunto in acronimo come TINA, ed ampiamente adottato da altri politici (per esempio Gerhard Schröder, ex primo ministro della Germania, tradusse l'argomentazione in tedesco: "Es gibt keine Alternativen...").
Fra gli assiomi del neo liberismo, che la critica al pensiero unico tende a contestare, si possono citare indicativamente:
•   L'economia di stampo liberista (e la crescita illimitata) come scienza che governa la società. La politica e tutte le altre scelte culturali tendono ad essere assoggettate al potere economico.
•   Il mercato come parametro principale che determina il successo o l'insuccesso di ogni attività umana in generale.
•   Servizi, istruzione, sanità, ambiente e welfare affidati in gran parte all'iniziativa privata ed alla legge di mercato.
Il pensiero unico come pseudoscienza
Alcuni autori hanno sintetizzato la concezione del pensiero unico in campo economico come di una ideologia vuota, edificata al solo scopo di difendere gli interessi degli ultramilionari.
L'avvocato ed economista Nando Ioppolo ha definito il pensiero unico come «nient'altro che la falsa coscienza dei super-ricchi, nient'altro che l'immaginario che serve da involucro ideologico e ricopre adeguatamente l'interesse fazioso dei super-ricchi».
Ottimamente su questo fondo  tratto da
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-negri-cattolici-proni-al-pensiero-unico-dominante-18199.htm di Riccado Cascioli del 30.11.2016

«Dal punto di vista educativo credo sia il momento più grave nella storia della Chiesa italiana da cento anni a questa parte. E mi colpisce negativamente l’insensibilità del mondo cattolico che accetta di essere ridotto nello spazio dell’assistenzialismo riservatogli dal pensiero unico dominante». Monsignor Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, ha appena compiuto i 75 anni e, come da codice di diritto canonico, ha inviato la sua lettera di dimissioni. Ma non per questo rinuncia a comunicare la sua preoccupazione educativa che lo ha contraddistinto in tutti gli anni di sacerdozio e di ministero episcopale. E sono la cronaca e la realtà politica a stimolare questa riflessione. Nei giorni scorsi infatti è stata rilanciata la notizia della penetrazione delle sette sataniche nel mondo giovanile: ben 240mila adolescenti sono entrati in contatto con il mondo del satanismo, un dato allarmante, neanche nuovo, e che pure non sembra minimamente scuotere il mondo cattolico. «È un dato che mi è ben noto – dice monsignor Negri – perché già alcuni anni fa come Conferenza episcopale dell’Emilia Romagna abbiamo pubblicato un libro su nuova religiosità e sette, che metteva in risalto la dimensione preoccupante del fenomeno».
Ma la vostra non era soltanto una indagine conoscitiva…
Infatti abbiamo messo a nudo la sostanziale debolezza del mondo cattolico e della pastorale giovanile ad accompagnare questi giovani nel confronto con quella che è una vera colonizzazione, per dirla con papa Francesco.
Sono anni che circolano questi dati allarmanti sulla penetrazione del satanismo tra i giovani, ma anche la notizia rilanciata nei giorni scorsi ha registrato un’assenza di reazioni. Si direbbe che quella debolezza è rimasta tale.
La notizia è passata ancora una volta come se non avesse alcun rilievo, come se il mondo cattolico accettasse o comunque non si misurasse con una esperienza così terribile. La realtà è che quella del satanismo è una di quelle situazioni in cui i nostri giovani si imbattono e vengono lasciati soli.
Sembra che ormai la Chiesa viva un disagio sulle grandi questioni della vita culturale e sociale del nostro Paese. Prevale il silenzio, il non intervento. Come in occasione del referendum sulla riforma costituzionale per cui si andrà alle urne domenica prossima.
È vero, c’è stata forse un po’ di informazione ma c’è stato il silenzio totale su alcune preoccupazioni che la Chiesa e il mondo cattolico non possono non avere in un passaggio nodale come questo che può significare molto in senso negativo per lo sviluppo della nostra vita sociale. Certo che è una scelta non facile perché si devono considerare tutti i fattori che sono in gioco e farli emergere con chiarezza nel dialogo con il nostro popolo. Però è indubbio che siamo di fronte alla eventualità non remota che si creino delle condizioni di una vera e propria dittatura, la dittatura del pensiero unico dominante.
Molti ritengono che in fondo questo sia l’obiettivo del premier Renzi.
A mio modo di vedere il pericolo più grave non è neanche quello di una dittatura di ispirazione catto-comunista per quanto il catto-comunismo nelle vicende politiche sulla famiglia e sulla vita ha dato una terribile prova di sé in questi anni. Per capire la gravità del momento bisogna anche rendersi conto che oggi l’alternativa a questo sono i grillini, che sono ancora peggiori.
Non sembra che lei abbia molta fiducia in una rinascita dei cosiddetti moderati
La realtà ci dice che non esiste più una alternativa moderata, sembra una stagione inesorabilmente finita. Il rilancio ogni tanto di personaggi come Berlusconi, o i suoi compagni o colleghi o discepoli risulta veramente inconsistente. Nessuno di questi uomini ha la stoffa dello statista ma soprattutto sembra che manchi un discorso reale, che non può essere l’attenuazione del consumismo borghese e laicista. Dovrebbe essere invece un discorso alternativo sul piano della Dottrina sociale della Chiesa. Non ritengo che ciò che rimane del centrodestra sia in grado di un autentico rilancio della dottrina sociale della Chiesa.
Lei parla di Dottrina sociale, ma non sembra che neanche nella Chiesa questa goda di buona salute.
Eppure tocca alla comunità ecclesiale in tutti i suoi livelli e in tutte le sue articolazioni il recupero di una formazione del laicato, di un laicato che in alcune punte espressive non potrà sottrarsi alla responsabilità di entrare nel vivo del problema del bene comune dando il suo contributo originale e significativo. Bisogna formare una nuova classe politica ma non come un problema a sé, ma come termine ultimo di un cammino di educazione del popolo cristiano alla sua identità, al suo ethos, alle sue possibilità di scelte sociali, culturali e politiche. Il magistero della Chiesa negli ultimi decenni, compreso il magistero di papa Francesco, ha sottolineato più volte questa responsabilità educativa. Una Chiesa che non educa è una Chiesa che sostanzialmente accetta l’inesistenza o comunque l’incidenza a livello culturale, sociale e politico.
Non sembra però che questa responsabilità educativa originale sia molto percepita, neanche dal mondo cattolico impegnato nel sociale, che sembra anzi appiattito sulla mentalità comune.
Io credo che ci troviamo in una situazione gravissima, il momento più grave nella storia della Chiesa italiana da cento anni a questa parte. Quel che mi colpisce negativamente è che sembra che la maggior parte del mondo cattolico sia insensibile e accetti invece di schierarsi nello spazio che viene concesso da questo pensiero unico dominante, da questo governo unico dominante che ci restringe negli spazi dell’assistenzialismo cattolico. Anche il mondo anti-cattolico vede bene che qualcuno sollevi la struttura delle istituzioni da questi impegni cui non riesce a fare fronte anche solo per difficoltà economiche. Ma l’assistenzialismo finisce per essere una connivenza con il pensiero unico dominante, che certamente non è cattolico e non è neanche aperto al dialogo serio con il cattolicesimo.

Ripreso dalla Fonte: http://www.ilgiornale.it/news/grigio-pensiero-unico-che-uccide-nostra-civilt-1351588.html di Marcello Veneziani

Dunque: Il mondo cattolico è prone, il marxismo distratto, informazione deviata....... che,  con pochi  e abilissimi spin doctor, inseriscono argomenti dirimenti per una colossale distrazione di massa che diventa un plagio collettivo.
Da cosa si deriva?
Basta aprire i social e una sterminata quantità di cittadini, scrive disquisisce sulle vaccinazioni, si prende soprattutto  la mente anche dei migliori blogger ( liberi ) come in una orchestra stonata, fomentano discussioni assurdamente inutili,  mentre hanno acceso una miccia della bomba che  sta per esplodere, sotto il sedere di ogni cittadino italiano e  che sono le nuove  restrizioni economiche, esattamente identiche a quelle affibbiate alla Grecia nel 2015.
Per cui lo spin doctor, si lecca i baffi in quanto ha ottenuto lo scopo, intorpidire la riflessione e far sottovalutare pericoli immensamente più grandi.
Si discute delle vaccinazioni e non si evidenzia che le stesse 'ricette economiche'  imposte alla Grecia, impongono a quel popolo di non curare più il cancro in quanto non hanno i mezzi economici per farlo.
la simbolica quantificazione argomentale è perfettamente all'antitesi: vaccinazione che serve per debellare le malattie e la cura contro il cancro che è  quella cura per  evitare di morire
Trovo tutto questo,  una delle aberrazioni più gravi del mondo della informazione libera e vera  e constatare i 'quanti' che  ci sono cascati, è devastante.
Riuscirà questa organizzazione a scuotere le coscienze? Me lo auguro e auguriamocelo tutti o siamo in un mare di fango a nuotare senza nemmeno un salvagente.

Luigi Intorcia ( tesoriere ) rappresentante di DEMOCRAZIA IN MOVIMENTO
« Ultima modifica: Maggio 20, 2017, 08:09:47 pm da Luigi Intorcia »



massimofranceschini

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Re:La cultura contro il pensiero < unico >
« Risposta #1 il: Maggio 21, 2017, 12:06:39 am »
Il problema della vaccinazione obbligatoria è altrettanto importante di quello economico e sociale.
Un altro modo in cui si viola la costituzione e i diritti umani.

Luigi Intorcia

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Re:La cultura contro il pensiero < unico >
« Risposta #2 il: Maggio 21, 2017, 11:30:51 am »
esiste una 'cultura' deviata al minimalismo, che si pone la domanda dei miliardi che vanno alle aziende farmaceutiche e non sanno di chi sono quelle aziende. Altrettanto non sanno chi ha nelle mani grazie a brevetti la vita di noi tutti. Chi oggi scrive delle vaccinazioni è un immane idiota perchè 'vede' questo, un arricchimento. Siccome questa storia è cavalcata da un partito che conosciamo bene è bastato andare a favore e si sono controscatenati.
Un esempio furono le brigate rosse e anche quelle opposte ( brigate nere ) negli anni di piombo. Il risultato furono uccisioni di grandi uomini delle istituzioni italiane. Se io voglio farti odiare  qualcosa, basta fartela odiare e ottengo il risultato opposto a quello che tu pensi. Innesto il concetto del pensiero unico e ti nascondo perfettamente il resto,  su cui non ti faccio riflettere.
Questa storia è esattamente quella, con la differenza che il grande fratello scatena i peggiori istinti e la fomentazione del puro odio anti-sistema, che abbatte la ragione ed esalta la pazzia.
Il prezzo, sarà una nuova tragedia annunciata a partire dal 2018, anno in cui dovranno nascondere delle ulteriori verità per  plagiare i cittadini con le solite odiose  balle ( polvere di stelle ) e costringerli a votare chi gliela darà, una nuova dose di droga (illusione).
Chi è esperto delle malattie ( sociali ) non fa l'analisi del fenomeno, ma guarda la cellula cancerogena da cui si dipana il male che infetta tutto il resto.
Siamo in pochi ad avere la lucidità mentale, la massa è trascinata dentro e non abbiamo la forza di salvarli.............

Infine  noto che non esiste una coscienza collettiva, per capire che non solo non possiamo attuare nemmeno il piffero, ma qui, siamo sotto attacco violento alle istituzioni dopo il 4 dicembre. Il non capire di avere una sola cartuccia nella canna per difenderti, è pazzia assoluta. Venissero tutti questi ululatori a  fare l'ennesima constatazione......... come le tante che han fatto sin ora!
« Ultima modifica: Maggio 21, 2017, 04:09:33 pm da Luigi Intorcia »

massimofranceschini

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Re:La cultura contro il pensiero < unico >
« Risposta #3 il: Maggio 21, 2017, 07:07:09 pm »
Francamente non capisco il senso di questa frase: "esiste una 'cultura' deviata al minimalismo, che si pone la domanda dei miliardi che vanno alle aziende farmaceutiche e non sanno di chi sono quelle aziende. Altrettanto non sanno chi ha nelle mani grazie a brevetti la vita di noi tutti. Chi oggi scrive delle vaccinazioni è un immane idiota perchè 'vede' questo, un arricchimento. Siccome questa storia è cavalcata da un partito che conosciamo bene è bastato andare a favore e si sono controscatenati."
....mi sembra di capire che parli del PD ma non collego bene il ragionamento...

Luigi Intorcia

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Re:La cultura contro il pensiero < unico >
« Risposta #4 il: Maggio 22, 2017, 11:06:27 pm »
Francamente non capisco il senso di questa frase: "esiste una 'cultura' deviata al minimalismo, che si pone la domanda dei miliardi che vanno alle aziende farmaceutiche e non sanno di chi sono quelle aziende. Altrettanto non sanno chi ha nelle mani grazie a brevetti la vita di noi tutti. Chi oggi scrive delle vaccinazioni è un immane idiota perchè 'vede' questo, un arricchimento. Siccome questa storia è cavalcata da un partito che conosciamo bene è bastato andare a favore e si sono controscatenati."
....mi sembra di capire che parli del PD ma non collego bene il ragionamento...

no, è l'esatto opposto. nel senso ti confondo e non ti faccio pensare ad altro che mi può danneggiare se ti lasciassi libero di pensarlo.

Sarebbe secondo un mio parametro il terzo livello della balla, se alla fine la balla te la faccio raccontare a te, ho ottenuto lo scopo......
« Ultima modifica: Maggio 22, 2017, 11:19:45 pm da Luigi Intorcia »