Autore Topic: gruppo di lavoro sul tema "immigrazione"  (Letto 7986 volte)

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Andrea Bonaveri

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gruppo di lavoro sul tema "immigrazione"
« il: Aprile 05, 2017, 10:14:28 pm »
Ciao a tutti, sono Andrea Bonaveri. Ho proposto un gruppo di studio sul tema dell'immigrazione in Italia, che mi sembra cavalcato ideologicamente, pro o contro, dalla maggioranza dei cittadini, mentre non sono trasparenti i mandanti, gli interessi che produce (e a chi) e le implicazioni future.
Sono alla ricerca di appassionati del tema per una seria analisi storico-economica e per individuare una posizione equa e sostenibile in merito.
andrea.bonaveri@gmail.com



Davide Gionco

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Re:gruppo di lavoro sul tema "immigrazione"
« Risposta #1 il: Aprile 06, 2017, 06:21:23 am »
Ringrazio Andrea per questa sua disponibilità.

Personalmente ritengo tema sia molto importante per la realtà italiana, non solo per la sua rilevanza oggettiva, ma anche per i molti risvolti a livello geo-politico, storico, culturale, sociale, giuridico, economico, umanitario, di sicurezza ed altri ancora...

Oggi in Italia questo tema viene quasi sempre risolto con dei luoghi comuni ideologici; "mandiamoli fuori tutti" (taglio razzista), "accogliamoli tutti sono dei poveretti" (taglio umanitario", "sono tutti criminali" (sicurezza), e così via.

A motivo di questo approccio ideologizzato quasi nessuno riesce ad avere una visione chiara del FENOMENO ed a proporre delle soluzioni politiche ponderate ed equilibrate-

Proprio per questi motivo il tema è oggetto di profonde divisioni politiche in Italia, anche all'interno delle forze sovraniste.

La trattazione del tema potrebbe anche essere l'occasione per discutere dell'emigrazione degli italiani all'estero, in crescita da anni.

Invito coloro che intendano analizzare la questione a fondo, con competenza e fuori dalle ideologie, a collaborare con Andrea Bonaveri.

Ne ha bisogno innanzitutto l'Italia e forse anche molte povere persone che continuano a lasciare la propria terra, arrivando solo ad aumentare i problemi loro e delle nazion che li accolgono.

Michele Citarella

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Re:gruppo di lavoro sul tema "immigrazione"
« Risposta #2 il: Aprile 06, 2017, 08:44:22 am »
Se tutti gli Stati facessero la propria parte non saremmo a livelli disumani. Più di qualcuno ha interessi affinché la confusione regni sovrana. Addito ai capitalisti banchieri che alimentano queste milionarie transumanze. Noi geograficamente facciamo quello che possiamo, gli italiani, brava gente, fino a quando non vai a pestare i piedi in ogni territorio bleffando sui numeri dell' accoglienza. se un Comune ne ha mille abitanti, ci dovranno essere tot numero di stranieri, ma una vera accoglienza non c'è, abbandonati a se stessi. Eppure questi nostri politici, vivendo nella completa iggnoranza nell' esercizio delle proprie funzioni abusano, tanto in proporzione non viene applicato il sistema fiscale equo , ovvero, se ho una Panda, il Ferrarista, guadagnando molto di più, paga le stesso livello. ovvero, un Pandista dichiara 10 mila euro, il ferrarista dichiara 100 mila euro. non ce la proporzionalità che permette alle casse dello Stato di avere piu soldi in cassa, e quindi siamo tenuti quei 38 milioni di buste paga a sobbarcarci non solo l' evasione e la corruzione, ma anche i finti poveri, poi ci aggiungiamo il costo extra che paghiamo per questi profughi, aitanti e giovani che anziché combattere per il loro Paese scappano, per poi delinquere perché non esiste una vera accoglienza dopo il salvataggio. Abbiamo governi pilotati dall' Estero. Incominciamo a riprenderci la sovranità perduta nei fatti con la Costituzione vigente, facciamo la voce grossa con l' attuale Presidente della UE italiano.

Andrea Bonaveri

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Re:gruppo di lavoro sul tema "immigrazione"
« Risposta #3 il: Aprile 06, 2017, 02:48:32 pm »
Condivido la tua posizione, che presuppone una consapevolezza critica e una visione d'insieme che non è frutto di un'ideologia ma frutto di una tua analisi... il problema è invece che la maggior parte delle persone sposa la versione della propria parrocchia, dei suoi media di riferimento o dei propri interessi. I politici sono più asserviti che ignoranti. Penso che l'unica cosa che si potrebbe fare sia quella di sviscerare il fenomeno, individuando, dati alla mano, mandanti, organizzazioni criminali, beneficiari, vittime e quant'altro al fine di definire, almeno all'interno di SP, quale sia la rotta da seguire. Quando avremo un punto di vista comune, condiviso intimamente, potremmo sicuramente diventare una massa critica che generi un nuovo spazio di consapevolezza, che potremmo diffondere attraverso i mille rivoli della creatività... Ma per muoverci a livello politico, dovremo crescere e intrufolarci, in qualche modo, negli apparati. Intanto dovremmo possedere quei dati, sviluppare un'analisi onesta, prenderne coscienza e comunicarla.

Ad esempio, qui nell'entroterra ligure, vengono assegnati ai piccoli comuni, decine di immigrati dal Bangladesh, esclusivamente giovani maschi, mentre al confine di Ventimiglia premono quasi esclusivamente gli africani e di siriani o afgani non se ne vedono. Avrei voglia di vederci chiaro!