Condivido la tua posizione, che presuppone una consapevolezza critica e una visione d'insieme che non è frutto di un'ideologia ma frutto di una tua analisi... il problema è invece che la maggior parte delle persone sposa la versione della propria parrocchia, dei suoi media di riferimento o dei propri interessi. I politici sono più asserviti che ignoranti. Penso che l'unica cosa che si potrebbe fare sia quella di sviscerare il fenomeno, individuando, dati alla mano, mandanti, organizzazioni criminali, beneficiari, vittime e quant'altro al fine di definire, almeno all'interno di SP, quale sia la rotta da seguire. Quando avremo un punto di vista comune, condiviso intimamente, potremmo sicuramente diventare una massa critica che generi un nuovo spazio di consapevolezza, che potremmo diffondere attraverso i mille rivoli della creatività... Ma per muoverci a livello politico, dovremo crescere e intrufolarci, in qualche modo, negli apparati. Intanto dovremmo possedere quei dati, sviluppare un'analisi onesta, prenderne coscienza e comunicarla.
Ad esempio, qui nell'entroterra ligure, vengono assegnati ai piccoli comuni, decine di immigrati dal Bangladesh, esclusivamente giovani maschi, mentre al confine di Ventimiglia premono quasi esclusivamente gli africani e di siriani o afgani non se ne vedono. Avrei voglia di vederci chiaro!