Autore Topic: USCITA DALL'EURO - COME FARE?  (Letto 2233 volte)

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Davide Gionco

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USCITA DALL'EURO - COME FARE?
« il: Aprile 27, 2017, 09:12:27 am »
Per fare uscire l'Italia dai problemi causati dall'Eurozona ci sono 4 strade teoricamente possibili:
1) Una vera rifora riforma politica dell'Europa, con unificazione del sistema fiscale, del sistema bancario ed una redistribuzione democrstica delle risorse.
E' la soluzione vaneggiata da coloro che chiedono "più Europa" (senza avere capito nulla dal punto di vista tecnico) e dai vari Fassina, Varoufakis, Guido Iodice, ecc.
Politicamente irrealizzabile da qui a 30 anni.

2) Lire al posto dell'euro. Soluzione proposta dalla Lega Nord, da Bagnai, ecc.
E' una soluzione vietata dai trattati europei, per cui la messa in atto richiede una notevole forza poltica, quantomeno una robusta maggioranza assoluta in parlamento che sostenga il governo, in grado di resistere al fuoco incrociato dei mass media, che sono tutti contro, delle ritorsioni certe da parte dei poteri finanziari (che faranno salire immediatamente lo spread, lasciando senza liquidità l'Italia ancora prima che uno possa arrivare al governo).
E questo essendo consapevoli che la gente ha subito 30 di lavaggio del cervello sulla moneta unica, per cui non ci sarebbe un convinto sostegno popolare.
Nel caso in cui venisse attuata, ci sarebbe certamente il tracollo dell'euro, con la sua fine. Le decisioni politiche urgenti dei vari governi europei sarebbero totalmente scoordinate e ne deriverebbe una gravissima crisi economica in Europa e nel mondo intero.
Anche l'Italia, pur con la sua nuova lira sovrana, ne pagherebbe le conseguenze con una ulteriore recessione, facendo crollare il governo che ha portato l'Italia fuori dall'euro, restituendo il potere alle lobbies finanziarie, che ci riporteranno in una situazione peggiore dei quella attuale.

3) Lire a fianco dell'euro.
Per il momento è una proposta che quasi nessuno porta avanti.
Resta il divieto dei trattati europei, con i problemi sopra descritti. Resta lo scarso sostegno popolare, per motivi culturali.
Però non ci sarebbe il tracollo dell'euro e si eviterebbero le conseguenze nefaste sopra descritte

4) Emissione dei CCF.
Non sono vietati dai trattati europei, per cui la UE avrebbe maggiori difficoltà ad attaccarci per questa decisione, soprattutto di fronte all'opinione pubblica, che da decenni si sente ripetere che l'importante è "rispettare le regole".
Sarebbero una "furbata", è vero, ma dello stesso livello degli anticipi fiscali che ogni anno il governo chiede agli italiani, dei ritardi sui rimborsi fiscali, dei ritardi sui pagamenti pubblici.
Gli italiani capirebbero subito che cosa è un credito fiscale, perché è uno strumento che già esiste, anche se formalmente non emesso sotto forma di titolo.
Con queste premesse sarebbe più facile raccogliere un ampio consenso politico al governo che mettesse in atto questa soluzione.
Il consenso crescerebbe progressivamente, grazie alla ripresa economica che sarebbe molto rapida.
Non ci sarebbero le conseguenze finanziarie ed economiche dell'uscita secca dall'euro descritte per la soluzione 2).



Luigi Cirillo

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Re:USCITA DALL'EURO - COME FARE?
« Risposta #1 il: Aprile 27, 2017, 11:16:35 am »
la soluzione 2) è vietata dai trattati, ma anche non lo fosse condivido con te che sia rischiosa.
tuttavia dai trattati europei si può uscire, se non altro perchè la soluzione 2 sarebbe poi il punto di arrivo, prima o poi dovremo appropriarci della facoltà di emettere moneta.

lo stato potrebbe anche come fan già altri stati, battere monete da 5 euro, es. in finlandia e in germania (non ricordo il taglio) si fa già. dovrebbe però chiedere autorizzazione alla bce.
questo soldi potrebbero per lo meno servire per affrontare le tragedie subite recentemente (terremoti e le sue conseguenze)

un'altra soluzione di rafforzo, che non prevede l'uscita dall'euro, sarebbe almeno di controllare una grossa banca come può essere poste o la cdp, che emetta moneta (per ora può solo farlo sotto forma di prestiti) a tasso agevolato, così da sostenere le imprese che ancora resistono.
anche qui serve una buona maggioranza che controlli il governo


Alessandro Coluzzi

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Re:USCITA DALL'EURO - COME FARE?
« Risposta #2 il: Aprile 27, 2017, 09:19:17 pm »
condivido l'esistenza delle 4 teoriche strade indicate da Davide.
A tutti, probabilmente, piacerebbe rimanere in una Europa IDEALMENTE SANA. (ipotesi 1)

Io ne sono talmente convinto che sono fautore anche di un Mondo UNITO, di una UMANITA' UNITA (abolendo così i rischi di conflitti mondiali). Chi sarebbe contro? sulla carta penso nessuno.
Il problema,però, è l'egoismo e l'ipocrisia umana. Si dice "vogliamoci bene" e contemporaneamente si viene pugnalati alle spalle.

Faccio una PROPOSTA solidale per risolvere il problema dell'Eurozona o anche di una successiva Mondozona.

Premesso che la soluzione corretta dei commerci è l'EQUILIBRIO (ossia il pareggio commerciale senza avanzi o disavanzi), i Paesi in surplus economico (negli scambi INTERNI all'Eurozona) contribuiscono alla spese dell'Eurozona stessa in via prioritaria con un importo PARI al loro surplus commerciale, le eventuali eccedenze di spese si dividono come oggi. Una cosa SEMPLICISSIMA.
D'altra parte chi fa surplus interno vuol dire che (con una unica moneta e Massa monetaria) si sta arricchendo a spese degli altri ed è giusto che paghi.

Esempio: Per far funzionare le strutture europee, i finanziamenti ecc. servono ad esempio 100 miliardi, la Germania fa 50 miliardi di surplus (interno con eurozona, non interessa quello con Cina, Usa o altri) e contribuisce con 50, Olanda ne fa 15 e contribuisce con 15, italia ne fa 5 e contribuisce con 5, gli altri non ne fanno ed i residui 30 vengono divisi con attuali criteri (includendo ancora germania, olanda ed italia).
I surplus sono superiori a 100? si aumentano i finanziamenti pubblici di opere pubbliche in tutti i paesi a spese dei soli paesi che fanno surplus, sino a coprire tale importo.

Sono convinto che i Paesi esportatori con surplus "cronico" aumenterebbero IMMEDIATAMENTE la spesa interna ed il potere di acquisto dei propri cittadini piuttosto che regalare soldi agli altri ed ecco che finalmente molti problemi si risolverebbero.

Se questo non si facesse, vorrebbe dire che NON c'è voglia di collaborare (al di là delle chiacchiere) e dunque sarei favorevole alla ipotesi 3 ed in subordine la 4