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Alcuni anni fa durante la perdurate crisi finanziaria e stretta creditizia, fu studiato un sistema che inseriva un nuovo concetto di banca. In questo nuovo paradigma finanziario si elimina totalmente la SPECULAZIONE e ritorna un sistema innovativo, che stronca definitivamente, l'arricchimento unilaterale.
Come è possibile ottenere tutto questo? Esiste un metodo specifico?
La risposta e' affermativa ( è sempre stata affermativa ma l'informazione deviata ha occultato sistematicamente, anzi ha osteggiato in ogni forma possibile il procedere di queste progettualità )
Il meccanismo denominato “sistema di risparmio e prestito bilanciato”, su cui il nuovo soggetto bancario poggerà le proprie basi, può essere sintetizzato come un sistema in cui a garantire i finanziamenti sono le riserve di risparmio dei soci. I capitali prestati sono garantiti dalle somme in deposito. Il bilanciamento consiste nell'equiparare, attraverso un indicatore denominato “punti-risparmio”, le somme in entrata ed in uscita dal sistema. A garantire la liquidità e la sostenibilità del sistema è, dunque, il meccanismo dei “punti-risparmio”: punti che si accumulano nei periodi in cui il socio effettua depositi e si decrementano nei periodi in cui si accede al finanziamento. Il “punto risparmio” è l’unità di misura monetaria moltiplicata per il tempo di giacenza o ammortamento. Affinché il sistema sia sostenibile, è necessaria dunque l’uguaglianza tra i “punti-risparmio guadagnati” e i “punti-risparmio spesi”. Al momento dell’accensione del prestito, se i punti accumulati non sono sufficienti a compensare quelli che il prestito consumerà, il socio si obbliga a effettuare un deposito aggiuntivo sul proprio conto, attuando così il meccanismo del “post-risparmio” durante il periodo di rimborso, mantenendo in equilibrio il sistema. La somma accumulata con il “post-risparmio” è di proprietà del socio e sarà disponibile al termine del piano di ammortamento. Il sistema Jak opererà dunque attraverso tre diverse tipologie contabili di conto: conti di “pre-risparmio” (i tradizionali conti correnti o depositi), conti di “post-risparmio” e conti “prestito”.
i soci, tutti con lo stesso “peso” secondo il principio capitario “una testa, un voto”, indipendentemente dalla quota di capitale sottoscritta. Solamente i soci potranno usufruire dei servizi di Jak. In sostanza, gli “azionisti” sono i soci ed i “dividendi” sono rappresentati dalla possibilità di avere finanziamenti a bassissimo costo. Nel modello che proponiamo, oltre a quanto detto sopra, ogni socio potrà detenere al massimo lo 0,5% del capitale sociale. Dove ha funzionato e dove funziona il sistema di banca senza interesse? Jak ha le proprie origini in Danimarca. Durante la Grande Depressione del 1930, molte aziende agricole fallirono a causa della stretta creditizia e dell’alto costo del denaro. Alcune di esse si riunirono sotto la guida di Kristian Kristiansen che, nel 1931, fondò la società cooperativa Jord Arbejde Kapital (Terra, Lavoro, Capitale – i tre pilastri dell’economia reale), il cui acronimo è “JAK”. JAK considerava, e considera, la struttura degli interessi come la causa principale dell’instabilità economica, e le principali conseguenze ne sono l’inflazione e l’alta disoccupazione. Da quel momento ad oggi è trascorso tanto tempo e via via si sono susseguiti differenti esperimenti di sistemi di risparmio e prestito senza interessi. Già durante gli anni ‘50 e i primi anni 60 l’idea ed il successo di JAK in Danimarca attirò un certo interesse in Svezia. Nel 1965, dopo diversi anni di studio e di incontri con gli esponenti del progetto danese, la Jord Arbete Kapital svedese prese vita come organizzazione senza fini di lucro. L’associazione crebbe molto lentamente e, solo verso la fine degli anni ’80, il sistema decollò, fino al raggiungimento dello status di banca, con il nome di Jak Medlemsbank nel 1997. Dal 1997, i membri sono aumentati con una crescita di 1000 per anno e i depositi di circa il 10% l’anno. Oggi, Jak Medlemsbank, con un capitale sociale di circa 7 milioni di euro, una raccolta di circa 121 milioni di euro, a fronte della quale riesce ad impiegare presso i soci circa 100 milioni di euro, ha oltre 38.000 soci che beneficiano delle prestazioni delle banche tradizionali, senza però il ricarico degli interessi sui prestiti, impiega 30 dipendenti ed è supportata da circa 500 volontari. Negli ultimi anni, il “modello JAK”, grazie soprattutto all’esperimento svedese, ha attirato l’attenzione in molti Paesi e non solo d’Europa. Regno Unito, Finlandia, Belgio, Germania, Canada, Olanda, Spagna e Italia. Attualmente, sebbene alcune delle citate realtà siano già operative sotto forma di cooperative, il progetto maggiormente vicino a replicare il modello bancario svedese è proprio quello italiano.
FONTE: http://www.ilcambiamento.it/articoli/jak_italia_banca_senza_interessi
A CHI SI PUO' RIVOLGERE TALE SISTEMA?
A tutti gli utenti che sono i titolari originari del più ampio concetto della interdipendenza sociale e solidale.
Non una moltitudine di privilegiati, ma solo per coloro che senza una economia solidale e sostenibile, sarebbero completamente tagliati fuori dal main stream.
Prima di farsi tagliare fuori, i pensionati, le famiglie monoparentali, le casalinghe i ragazzi entro i 35 anni ( nessuno vieta di estendere l'età, in questo caso, ovviamente è a titolo di esempio ) devono reagire e variare lo status quo, impedendo appunto di diventare delle vittime.
Quanti in Italia sono coloro che vivono in questo sistema? Una statistica estremamente approssimata, indicherebbe in minimo almeno 22 milioni di diretti fruitori di redditi unitari, i soggetti interessabili alla partecipazione in un sistema creditizio innovativo.
22 milioni di cittadini che all'istante non saranno più sotto le grinfie di loschi individui e fare FORZA ECONOMICA REALE.
All'impero del male, in quanto tale, non deve essere opposto altrettanto il male, ma la sottrazione coatta del suo potere di spargere il male fra gli individui, annichilire dunque il male e azzerarlo è possibile.
Qualcuno ha tirato troppo una corda e si è definitivamente spezzata, la diavoleria che si è impossessata del sistema deve essere ABBATTUTA DEFINITIVAMENTE
In questo caso l'unione fa la forza è nel concetto base la potenza stessa, del cambiamento reale.
Luigi Intorcia