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IVA ed il possibile “prelievo alla fonte” potrebbe essere alternativo alle proposte di aumento dell'IVA !
L'Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) è un'imposta introdotta e regolata della legislazione europea. L'IVA è un'imposta generale sui consumi, che colpisce solo l'incremento di valore che un bene o un servizio acquista ad ogni passaggio economico (valore aggiunto), a partire dalla produzione fino ad arrivare al consumo del bene o del servizio stesso. Attraverso un sistema di detrazione e rivalsa (addebito) diritto di rivalsa, l'imposta grava completamente sul consumatore finale mentre per il soggetto passivo d'imposta (il contribuente) rimane neutrale. Infatti il soggetto passivo d'imposta, che è colui che cede beni o servizi, può detrarre l'imposta pagata sugli acquisti di beni e servizi effettuati nell'esercizio d'impresa, arte o professione, dall'imposta addebitata (a titolo di rivalsa) agli acquirenti dei beni o committenti dei servizi prestati.
A) Esistono tre aliquote IVA in vigore in Italia:
4%,aliquota minima,applicata ad esempio alle vendite di abitazioni con requisiti "prima casa";
10%, aliquota ridotta, applicata normalmente alla cessione di alimenti o di abitazioni senza requisiti "prima casa" e non di lusso;
22% aliquota ordinaria, vale a dire che se la normativa tributaria non prevede specificatamente una delle due aliquote precedenti, questa ultima è l'aliquota da applicare.
B) Ogni prodotto e/servizio ha un suo codice merceologico e l’aliquota Iva da applicare
C) L’evasione dell’IVA e la sua eventuale elusione quota parecchi e forse esaustivi miliardi
Vi sono diverse tipologie di evasione:
C1) Evasione per mancato pagamento dell’IVA
C2) Evasione per vendita e/o servizio in Nero
C3) Evasione per commercio con Ditte e Servizi, residenti e operanti all’estero
C4) Elusione per commercio con Ditte e Servizi “estero vestite”
C5) Elusione/Evasione nel circuito delle macchinette VideoPoker e in quelle delle Scommesse
C6) Elusione per compensazione mensile o trimestrale su documentazione non corretta o falsa
La Moneta elettronica
Quali sono i vantaggi,gli svantaggi e i rischi dell’utilizzo della moneta elettronica? Ma quali sono gli strumenti di moneta elettronica?
Come sappiamo l’utilizzo della moneta elettronica, ovvero l’uso delle carte di credito, carte di debito e carte prepagate, ma anche bonifici, nei pagamenti ha dei vantaggi. Si tratta di denaro digitale che si può utilizzare i sostituzione del denaro contante.
Nel prossimo futuro si avrà anche l’esplosione dei pagamenti anche attraverso gli Smart Phone.
Tutto questo permette di ridurre i costi di gestione del denaro di moneta e di carta, solo in Italia vengono spesi oltre 10 miliardi all’anno.
Dunque la moneta elettronica tende a ridurre l’evasione fiscale poiché il pagamento elettronico lascia traccia. Proprio per questa sua caratteristica potrebbe essere utilizzato anche ai fini di un nuovo metodo di “prelievo alla fonte” collegato ad eventuali riduzioni delle percentuali.
Del resto in Italia già esiste, per alcune realtà anche molto differenti dall’imposta per il Valore Aggiunto, la possibilità di un prelievo alla fonte. L’Agenzia delle Entrate infatti, con la risoluzione n. 89/E del 25 settembre 2012, ha dato dei chiarimenti in merito al trattamento fiscale applicato agli interessi corrisposti a un soggetto non residente e senza stabile organizzazione tramite di una società fiduciaria. In particolare tale società, controparte di un contratto di finanziamento erogato da una banca estera senza stabile organizzazione deve corrispondere all’istituto di credito gli interessi, applicando la ritenuta alla fonte a titolo d’imposta.
IPOTESI da verificare
IVA ed il possibile “prelievo alla fonte”
Sistema Bancario – Bonifici per pagamento fatture
Partendo dalla considerazione che ogni Ditta ha un suo Conto Fiscale nulla vieta che il servizio Bancario possa versare e prelevare in/da tale conto le cifre inerenti all’IVA attiva e passiva, provvedendo sicuramente alle relative compensazioni mensili e/o trimestrali di legge, assicurando allo stato il consolidamento alla fonte del debito/credito IVA ed evitando comunque l’evasione dell’IVA a fine anno sul Bilancio “creativo” che tanto influisce sul PIL (circa 40 miliardi l’anno).
Secondo i calcoli di Eurispes (rapporto 2016) l’evasione fiscale in Italia varrebbe il 18% del PIL. Se si tiene conto del sommerso in generale si sale invece al 35%. In soldoni dunque si valuta che ammonti a 540 miliardi l’anno. L’IVA media su questi 540 miliardi di sommerso potrebbe essere calcolata ben al di sopra di 54 miliardi l’anno (10%).
Sistema ECR-POS in Italia per pagamento beni e servizi
L’ECR POS è un terminale “all-in-one” che racchiude in sé le funzioni di più dispositivi: registratore di cassa con memoria fiscale, POS bancario e sistema di fatturazione elettronica predisposto all’invio telematico dei corrispettivi.
E’ certificato a livello bancario dal Consorzio Bancomat e, come misuratore fiscale, dall’Agenzia delle Entrate e possiede tutta la tecnologia e la sicurezza per gestire le diverse funzionalità secondo le regole in vigore.
Proprio per queste sue caratteristiche e per la possibilità di aumentarne le potenzialità, potrebbe essere utilizzato anche ai fini di un nuovo metodo di “prelievo alla fonte” collegato ad eventuali riduzioni delle percentuali.
Sistema pagamenti on-line per beni e servizi
Poiché tutti i pagamenti on-line sia verso ditte italiane che ditte estere o “estero vestite” passano in una qualche maniera per il Sistema Bancario, e che nella stragrande maggioranza sono destinati all’Utente Finale, si potrebbe immaginare un facile “prelievo alla fonte” della relativa IVA, gestito direttamente dalle Banche come se fosse una nuova ritenuta fiscale.
In particolare questo “prelievo alla fonte” risolverebbe in maniera definitiva il pagamento delle Tasse delle ditte nazionali, estere e/o “estero vestite” che gestiscono le scommesse on-line, la macchinette Video-Poker e quanto altro legato alla Cabala, problema che in passato è costato dimissioni di Colonnelli/Generali della Finanza e Direttori dell’AAMS (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli).
Bisogna qui ricordare che i volumi di questo settore si aggirano intorno ai 100 miliardi di euro che troppo spesso sfuggono ad un controllo puntuale e ancor più spesso eludono le tasse relative sia dirette che indirette.
Infine perché non prevedere anche un prelievo alla fonte sul Lotto ed il Superenalotto ?
Leonardo Ranieri Triulzi