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Post - Luigi Intorcia

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Diario / APPELLO AI CITTADINI
« il: Aprile 18, 2017, 07:07:48 pm »

I VERI AUTENTICI SOVRANISTI CHE HANNO A CUORE IL SENSO PATRIOTTICO LA GIUSTIZIA IL BENE COMUNE LA COLLETTIVITA' I DIRITTI LE CONQUISTE TUTTE E NESSUNA ESCLUSA DEVONO STARE LONTANISSIMI DALLA FECCIA ESISTENTE E CAPIRE CHE HANNO UNA LEVA NELLE MANI POTENTISSIMA. TUTTI I PARTITI FECCIA STANNO CAMBIANDO LE SIGLE PER METTERCI IL TERMINE DENTRO ( SOVRANISTA ). CI POSSIAMO FIDARE DELLA FECCIA PUZZOLENTE CHE HA SOLTANTO UN OBIETTIVO, OVVERO QUELLO DI SOSTITUIRE POTERE CON POTERE E POI ARRIVEDERCI E GRAZIE? TU CITTADINO CHE FAI PARTE DI QUESTO GRUPPO DI EROI, QUANDO TI VORRAI SVEGLIARE DAL TORPORE CHE TI HANNO INCULCATO I SIGNORI FECCIA? COLORO CHE TI INDUCONO A RESTARE AL SILENZIO PERCHÉ ESISTONO SOLTANTO ED ESCLUSIVAMENTE LORO E TUTTI GLI ALTRI NO? E QUESTO ARRIVA DA UNA PARTE POLITICA BEN PRECISA CHE VUOLE FERMARE UN POPOLO, DIVIDERLO E METTERLO IN CONDIZIONE DI SUBIRE. SE SEI UN VERO SOVRANISTA, INVECE DI STARE DORMIRE SVEGLIATI E REAGISCI, PARTECIPA, NON SPAMMARE LA FECCIA H24. QUESTA PAGINA E' UNA CAMBOGIA DI PARTITI CHE HANNO PRESO A CALCI I CITTADINI IN PIENO VOLTO, XENOFOBI, DESTROFILI E COMUNISTOIDI ESTREMI ANDATE A FUORI IL PARTITELO CE LO AVETE GIA' LASCIATE STARE I SOVRANISTI VERI . LEVATEVI DALLE SCATOLE. IL PEDIGREE PER GOVERNARCI NON VE LO ABBIAMO CONCESSO E NE MAI VE LO CONCEDEREMO. SE DOBBIAMO FARE QUALCOSA E' PER FARVI SLOGGIARE DALLE POLTRONE CHE INDEGNAMENTE AVETE ATTACCATE ALLE SUDICE TERGA. E' ARRIVATO IL MOMENTO DI DARE SEGUITO AGLI INTENDIMENTI.

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Diario / Le vie del danaro sono infinite
« il: Aprile 17, 2017, 10:01:06 pm »
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Smontare il silos. Non ci sono alternative che tengano. Disegnare il sistema, ma con basi completamente diverse e uscire dalla povertà definitivamente.

Cambiare la destinazione? No cambiare dove e per cosa si spendono, uniformando il valore, ma concedendo di emettere moneta nel luogo in cui vengono scambiate...


https://youtu.be/MQojBmbs93c

Luigi Intorcia

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Diario / Re:le unioni giuste ( la Grecia che non ti aspetti )
« il: Aprile 14, 2017, 01:19:09 pm »
nel settore sportivo, nelle scienze ad altissima tecnologia i cervelli, gli artisti in generale  SONO UN PATRIMONIO DELL'UMANITÀ' a questi qui io toglierei il peso di essere dei succubi del danaro e quindi indurli vendersi al miglior offerente ( idovinate sempre chi sia il miglior offerente e capirete il senso ), anzi cercherei di tenermeli molto stretti strapagandoli anche, se dalla loro attività esiste il quid in più che un essere normodotato non ha.

La superiorità dell'inventore o del campione sportivo va incentivata ed esaltata, perchè è il riferimento più alto della qualità umana che non tutti hanno, ma di cui tutti si avvalgono, migliorando la condizione di vita.

Oggi un Leonardo da Vinci in Italia e dall'Italia scapperebbe a gambe ultra levate  e fornirebbe ad un finanziatore le sue invenzioni e la sua tecnica.

Penso è credo che la non ideologia o meglio l'ideologia zero serva per comprendere tutto questo e dare il massimo impulso alla tecnologia in ogni campo dell'umano agire e questo deve essere LIBERO e non sottoposto al vincolo da parte di nessun prganismo nazionale e internazionale.




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Diario / orride manovre e vessazione = Il NUOVO DEF
« il: Aprile 13, 2017, 02:16:49 pm »
la storia del def il sintomo del peggio!


https://youtu.be/LeEGac4MVIY

 fonte: http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2017/04/11/def-e-manovra-allesame-del-cdm-padoan-inseguiamo-crescita-piu-solida_248a5b83-c5a8-455c-95d5-d9c5e3232491.html

Avanti con la spending review, con la riduzione del debito, e con il sostegno alle fasce più deboli, sia attraverso un taglio del cuneo fiscale mirato a donne e giovani sia con l'arrivo del nuovo reddito di inclusione. Sono alcuni degli obiettivi prioritari che il governo ha messo nero su bianco nel Documento di economia e Finanza, che traccia la strategia di politica economica per percorrere l'ultimo 'miglio', di qui alla fine della legislatura. Con il Def si delinea "un'economia che continua a crescere e una finanza pubblica che continua ad aggiustarsi pur in un contesto internazionale difficile", ha ribadito Padoan, sottolineando che una mano al buon andamento dell'economia arriverà anche grazie alla 'manovrina' di correzione dei conti, che dispiegherà i suoi effetti anche nei prossimi anni vista la natura 'strutturale' degli interventi (lasciando una 'dote' per il 2018 da 5,1 miliardi), e che contiene, tra l'altro anche un rafforzamento del programma 'finanza per la crescita'.

Ecco in sintesi i principali obiettivi del Def e della manovra, ancora in via di stesura definitiva:

- VIA L'IRPEF, IMPEGNO PER TAGLIO CUNEO A FASCE DEBOLI: scompare il calo dell'Irpef dal cronoprogramma delle riforme che il precedente governo puntava a realizzare entro la legislatura. Il nuovo Pnr indica ora come "cruciale il taglio del cuneo fiscale per ridurre il costo del lavoro e aumentare parallelamente il reddito disponibile dei lavoratori". Quello che viene definito un "importante sforzo di incentivo mirato" si concentrerà sul "taglio dei contributi sociali, iniziando dalle fasce più deboli (giovani e donne)". Avanti anche il nuovo reddito di inclusione, che partirà da una copertura per 400mila famiglie con minori, 1,8 milioni di persone.

- PER CALO DEBITO ANCHE RIFORMA CONCESSIONI: Privatizzazioni, dismissioni del patrimonio immobiliare ma anche riforma delle concessioni. Sono le 'voci' che il governo punta a mettere in campo tra il 2017 e il 2020 per il "rafforzamento della strategia di riduzione del debito". Tra gli interventi si prevede anche la "realizzazione di un piano triennale di valorizzazione degli asset strategici". Il target è stato però abbassato dallo 0,5% annuo del Pil allo 0,3% (circa 5 miliardi).

- PRIORITA' OK RAPIDO DDL CONCORRENZA, POI NUOVO STRUMENTO: per il governo è "imprescindibile" il via libera rapido al ddl concorrenza, in Parlamento da 2 anni, perché "aprire al mercato diversi settori" è tra le priorità. Altrettanto rapidamente andrà poi definito lo strumento più "appropriato" a cui "affidare i prossimi passi in materia di liberalizzazioni". La prossima legge sulla concorrenza dovrebbe arrivare per decreto.

- PER CATASTO SOLO AGGIORNAMENTO, SENZA AUMENTI TASSE: altro proposito quello di proseguire la "razionalizzazione delle spese fiscali" facendo attenzione, però, a non aumentare la pressione fiscale e a non intaccare l'equità del sistema". Per il catasto, abbandonata l'idea di una riforma complessiva, si proseguirà con "l'aggiornamento del patrimonio informativo catastale al fine di consentire una valutazione più equa degli immobili".

- FOCUS PROGRESSIVITA' PER REVISIONI SCONTI FISCO: la razionalizzazione potrebbe finalmente toccare anche alle cosiddette tax expenditures, i 444 sconti fiscali censiti dall'apposita commissione. Da lì si partirà per "rimodulare in maniera razionale le spese fiscali preservando gli effetti di progressività delle misure".

- NUOVA SPENDING MINISTERI, DA 2018 1 MILIARDO L'ANNO: come previsto dalla riforma del bilancio, il Def indica già ora l'obiettivo minimo di riduzione della spesa che dovranno attuare le amministrazioni centrali. Dal prossimo anno il contributo dovrà essere di 1 miliardo l'anno. Secondo la nuova procedura un dpcm che dovrebbe arrivare entro maggio indicherà la suddivisione dei tagli che però saranno mirati, visto che poi toccherà ai singoli ministeri indicare come intendono raggiungere il proprio obiettivo.

- PIU' RISORSE PER EFFICIENZA GIUSTIZIA: nei prossimi mesi l'esecutivo proseguirà l'attuazione delle misure di riforma della giustizia già avviate", dal processo penale alla prescrizione, e "verranno incrementate le risorse a disposizione dell'amministrazione giudiziaria".

- SPINTA A QUOTAZIONE PMI, SI PUNTA SU START UP: con la manovra intanto si prosegue il rafforzamento degli interventi avviati da qualche anno nella cornice 'finance for growth'. In arrivo, tra l'altro il potenziamento degli incentivi alle quotazioni con riferimento alle piccole e medie imprese (equitycrowfunding) e l'estensione temporale delle agevolazioni per le start-up innovative.

https://youtu.be/LeEGac4MVIY

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Diario / APPELLO AI COMITATI DEL NO
« il: Aprile 12, 2017, 01:46:47 pm »


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Mai più competizione. Mai PIù  pacche sulla spalla per i miliardi che hai e ti dicono bravo.  Può valere solo in ambito sportivo o nell'arte i restanti devono stare fuori dal concetto di competizione.

Per la cooperazione invece l'Unione fa la forza da sempre. A patto di avere il controllo. Appena ho tempo spiegherò il concetto del controllo, che ha una valenza molto specifica.

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Diario / PESTE CORNA E IPOCRISIA
« il: Aprile 09, 2017, 06:27:08 pm »

Alcuni esponenti della sinistra radicale,  hanno fatto una bella scoperta: secondo questi signori, il problema dell'occupazione si risolverebbe con la riduzione dell'orario di lavoro.

Purtroppo non hanno capito che a furia di adeguare la soluzione al problema, si creano ancora altri problemi più gravi.

Questi tristi figuri, vorrebbero forse ricavare un  mezzo stipendio, che si dividono a due (o a tre). Poi questo mezzo lavoratore, sentendosi estremamente fortunato,  esce dal luogo di lavoro e siccome ha imprenditori che si strappano i capelli per accaparrasi mano d'opera fuori dal luogo del suo lavoro e  nemmeno finisce  e attaccherebbe da un altra parte?

In altre parole è  l' applicazione concreta dell'abbattimento salariale, ma stavolta istituzionalizzato?

E ci vengono a tediare con le migliori delle peggiori teorie ordoliberiste? Ma anche ancora, tassare i robottini?

Tutte belle ipocrisie. Se questa è l'idea dell'idea progressista, consiglio ai cialtroni che la profferiscono di cambiare mestiere e di darsi all'ippica.   



 

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Diario / Re:Cosa viene prima?
« il: Aprile 09, 2017, 12:23:58 pm »
grazie Alessandro per quello che hai scritto.

Ancora una volta ieri è stato bellissimo seguire i lavori di una assemblea. l'ennesima, avrò collezionato oltre un migliaio di assemblee in 25 anni , in ogni contesto in ogni ambito e per qualsiasi sia stato l'argomento.

Ma ad esempio, ieri dopo 4 ore di interventi fra i migliori, sembrava che stavamo ad una specie di corso nemmeno tanto avanzato, anzi a dirla tutta era sostanzialmente  di basso livello. Chiunque sia intervenuto, salvo una sola persona, ha sciorinato il passato, la constatazione, lo scientismo esasperante, la filosofia esasperante. Tiro le somme e faccio il conto delle soluzioni. 2 soltanto su 4 ore di soliloqui e almeno una ha tirato  fuori un metodo.

Questo avviene in ogni assemblea da anni anni e anni. Quando scrivo di cultura volevo intendere questo. Se formidabili oratori in 25 anni non ha tirato fuori nemmeno una soluzione plausibile, significa che non esistono assemblee fra capi e nemmeno fra cittadini. La frattura mentale che esiste fra i colti e i meno colti è abissale.
Chi arriva all'assurdo sono i più colti in assoluto in quanto non azzardano nemmeno il concetto di una sola soluzione praticabile. ecco perché torniamo allo scientismo esasperante.

Ogni soluzione semplice si scambia per demagogia e populismo perchè non esiste la cultura fra i colti, ma solo il rimembrare che alla parola riforme per fare in semplicissimo esempio, il medesimo ci pone l'attenzione,  ma solo perchè bisogna andare a 'vedere' cosa si intende per riformare, in quanto nessuno più si fida di chi pone in essere il termine.

Ma la maggior parte di chi parla però,  non è più un tecnico, ma un pappagallo che ripete il suo sermone e non si rende conto, che ha sterilizzato il cervello di chi lo ascolta e non si rende nemmeno conto che  lo perde dopo 120 secondi di soliloquio.


NEL MIO MODO PERSONALISSIMO DI FARE invece, se leggi quello che scrivo Alessandro,  una soluzione minima tento di scriverla sempre in modo semplificato, perchè capisco che pochi sanno capirla, se la complico. Questo non significa essere non scientifici, anzi io sto ancora aspettando il cosiddetto 'scienziato' per avere con lui e non in un forum un serrato contraddittorio, forte anche duro, anche violento, per ottenere la interlocuzione ad alto valore aggiunto, sulle azioni.

I tavoli di lavoro, devono essere questo, devono rappresentare una porta per chi entra per sedersi ad un tavolo virtuale, ma altrettanto potente, per il confronto fra super esperti, fermo un programma già esistente, a cui va cucita la soluzione intorno e non l'inverso. Invece tanti, non hanno capito nemmeno di cosa si tratta, tanto è vero, che scriviamo in pochi, mentre tantissimi o snobbano o ignorano o solo elettori capaci di una semplice crocetta, ma è stracerto che non sono decisori e  senza i veri decisori non vai da nessuna parte.

Il concetto della democrazia partecipata ha il limite in questo, ovvero tentare di trasformare il cittadino in decisore. E' completamente sbagliato il tiro. Il cittadino resta elettore al 99,99% dei casi e nessuno di loro decide.

Tutti decidono se mettere la crocetta, ma di venirsi a disputare soluzioni, nemmeno a parlarne.
Se sta bene a loro a  me non sta bene e quindi, le soluzioni le scrivo al momento giusto e nell'ambito giusto e poi si diffondono e poi si aggregano elettori e non falsi decisori. Lo vogliono loro gi elettori e  non chi ha l'intelligenza di comprendere che agendo in quel modo sbagliato, non arriverai mai da nessuna parte.

Tornando al topic: si parlava di fattispecie precise e di cosa arriva prima fra diritto ed economia.
Bene, scrivere che i contratti sui derivati sono NON CONTRATTI e farlo sancire dalla legge, non ci vuole molto. Togliere i riconoscimenti giuridici con una  azione politica ben precisa, che viene fatta nel parlamento, avendo una maggioranza e costringere ad un colossale dietrofront una nazione intera,  è un obiettivo economico o civile? Se per l'economia si paga con la vita un errore, significa che è legale una arma impropria? E' impropria si verifica che sottoscrivere un covered warrant se perdi  ti puoi suicidare? E allora zero tutele. ZERO! I CONTRATTUCCI CHE HANNO IN MANO SOLERTI FUNZIONARI DI UNA BANCA LO DEVONO PASSARE NEL TRITA CARTE, PERCHÉ QUELLE PORCHERIE  SONO INSERVIBILI ALL'ISTANTE . E' COSI' DIFFICILE PREVEDERE UNA SOLUZIONE PERCORRIBILE DALLA LEGGE?

E QUESTO E' SOLO L'INIZIO CHIARAMENTE, PER UN PROSPETTO DI VASTE  SOLUZIONI MOLTO PIU' FICCANTI E TOMBALI PER SMONTARE IL SILOS.

IN UN ALTRO TOPIC HO SCRITTO DELLA JAK BANCA CON TRE FORMULE PER I CREDITI E DEBITI CHE SONO DI UNA SEMPLICITÀ MOSTRUOSA, MA DI UNA EFFICACIE TREMENDA ( non approfondita, me ne guardo bene, per ora, o domani mattina mi sparano appena metto il naso fuori dalla porta di casa ).

Una o due persone altamente deficienti, siccome scrivono solo di moneta, nemmeno la prendono in considerazione, nella schizofrenia acuta che hanno. Problema loro.

Il prospetto contabile è chiaro e limpido e scardina tutto il loro credo. Non me ne frega un ciufolo, se lo scardina e lo sanno perfettamente, ma  dimostro con i fatti la fattibilità e ho il diritto di  chiedere altrettanto.
Nel caso non mi sia data la certezza dell'efficacia, li mando a stendere senza pietà, in quanto sono parte del problema e non della soluzione. ( E si autodefiniscono pure scienziati!! ).

Da ridere? Assolutamente si e basta


 

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Diario / Re:Cosa viene prima?
« il: Aprile 08, 2017, 02:15:31 pm »
è una semplice questione di cultura.

Quella vera, quando dici etica o diritti universali, vanno benissimo. basterebbero quelli e il passo in avanti è notevole.

Ma all'uomo della strada i 20 milioni che oggi se vanno nell'urna scelgono il meno peggio, non gliela levi la convinzione, che sta compiendo l'errore minore e quindi, è perfetto impegnarsi per fare la cultura, ma non ci basta più la cultura.
Entra in ballo il concetto della decisione e in quella decisione sapere chi la segue chi la fa propria e te la vota nell'urna.

Io porto esempi concreti rapidi e concisi capibili e fruibili.

Il tempo della convinzione  non ci sta più, è finito. Non possiamo più disputarci niente, nemmeno il contraddittorio, zero.

Lo scrivo da almeno 10 anni, la concretezza e una buona dose di nazionalismo ( che tanti confondono perchè gli fa comodo con una politica di indole destrofila ) fare stato ma vero, non a chiacchiere e smontare il silos di diritto e di forza anche.

Licenziare il male e invitarlo a sloggiare con azioni definite e precise.

Ma se non entra una legge ( una delle tantissime ) che sentenzia  che i derivati finanziari non sono degni di tutela giuridica, non ne usciremo mai. Altro che moneta qui.
Faremo la moneta sovrana è non chiudiamo le falle a cosa serve? A far compiere le stesse cose di prima e per durare quanto?
5 anni 10 o 20 e poi stare nuovamente a leccarci le ferite?
 

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Diario / Re:Cosa viene prima?
« il: Aprile 07, 2017, 06:53:32 pm »
Tutta la parte del diritto finanziario ad esempio,  ha prodotto la mostruosità dei derivati. Una costituzione di uno stato di diritto deve dichiarare che non sono oggetto di tutela giuridica i contratti sui derivati finanziari e dunque,   sapendo di non ottenere  alcuna salvaguardia,  costringerebbe a chi li pone in essere a non farlo proprio più. Se io  ne ho   contezza  e ci prendo una 'sola' i soldi investiti in speculazioni sarebbero   persi all'istante e quindi non mi sognerei di affidarli al truffatore.

Ora per chi non lo sapesse che scrivo l'esatta verità, si andasse a leggere un qualsiasi contratto che lega investitore e istituti finanziari, qualsiasi  e provate a trovare anche un  solo termine che tuteli l'investitore.

Non esiste nemmeno uno.
Se non esiste proprio la tipologia definibile come contratto,  il pollo che  vuole per forza essere un pollo, deve sapere che   sono esclusivi  affari suoi e non affari di giustizia.
Siccome nelle truffe ci sono andati a finire interi stati come è nel caso dei derivati sottoscritti dal Ministero delle Finanze Italiano per le coperture  sui rischi di cambio ad esempio.
Se non ci fosse stato il diritto che accetta che quel tipo di contratto sia suscettibile di ricevere NORME E TUTELA ANCHE INTERNAZIONALE,   quel contratto sarebbe NULLO.

INVECE E' VALIDO PER CONTRATTO! Il ministero delle finanze italiano perde  miliardi su miliardi  all'anno sui derivati che il  bravo Mario Draghi ha sottoscritto agli inizi degli anni 90 per coprirsi dal rischio di cambio con l'euro o Ecu è soccombente e deve pagare per contratto.

FONTE: http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/11/derivati-tesoro-italia-impegnata-contratti-163-miliardi-euro/1413507/

FONTE:  http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/04/29/debito-pubblico-corte-dei-conti-dai-derivati-del-tesoro-un-danno-da-38-miliardi-il-mef-favori-morgan-stanley/2680411/

COSI' COME SONO VALIDI PER 'CONTRATTO' ANCHE I TRATTATI EUROPEI

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Diario / Re:Cosa viene prima?
« il: Aprile 07, 2017, 06:10:31 pm »
Luigi, ti chiederei di spiegarti meglio in riferimento a quanto dici, perchè è molto interessante:

...LA DEVIAZIONE PIU' FORTE FRA ECONOMIA E DIRITTO  e' nella parte che regola i CONTRATTI.

non esiste un bene economico che venga prima del diritto di regolare normare stabilire le attività dei soggetti chiunque essi siano e  attribuibili ai  medesimi.

da parte mia non ho molto da aggiungere perchè sostanzialmente penso che venga prima l'atto economico particolare e poi la norma che disciplina quel comportamento come atto generale, tant'è che interpretando su questa lunghezza la domanda posta a sondaggio ho risposto che viene prima l'economia.

Eppure sono sicuro che il diritto, vista la potenza che potrebbe avere, farebbe bene a concepire una norma che tuteli i beni comuni come dice Guido Grossi. Questa è una mancanza grave. E allora mi chiedo perchè il regolatore, i giuristi e le persone che materialmente scrivono i codici e le norme non lo fanno con spirito super partes nel tentativo di costruire quell'ideale di giustizia tanto sbandierato dai suddetti e per cui vengono anche pagati?

Se è vero che la concezione alla base del diritto è quella di disciplinare situazioni di conflitto per stabilire il godimento esclusivo di alcuni e proibirlo ad altri - cioè ha ha definito il concetto di proprietà - è pur vero che senza essa mancherebbe la certezza del diritto, ovvero, garantendo solo il possesso ci ritroveremmo in situazioni stile dittatura comunista in cui la proprietà è negata a tutti fuorchè la classe dominante, che invece conde la facoltà di utilizzo agli altri, i quali senza mai poter essere certi di poterne usufruire anche domani si ridurrebbero da uomini e soggetti di diritti a schiavi, oggetto del diritto.

Credo quindi che anche con un criterio base come quello sopra il diritto possa essere comunque uno strumento utile a stabilire certi confini che non vanno in nessun modo superati, tutelando non solo un interesse di parte ma anche uno generale, sulla base di valori universali, definiti per es. in Costituzione ed in altre dichiarazioni condivise da quasi tutti i paesi del mondo (parità e dignità umana, dignità, ecc.)

è proprio nella teoria dei contratti, che proviene dalle obbligazioni dove il diritto è venuto molto dopo, come per i titoli di credito, tutta roba finanziaria. Quindi il punto è cosa diventa contratto e cosa non deve mai diventare contratto.
Se il diritto fabbrica articoli e leggi e codici ad un ritmo incredibile e fuori controllo, significa che qualcuno fa il diritto e normativizza fattispecie che non hanno alcuna facoltà di essere variate, per cui una legge la si emana dal parlamento e dal senato e la controlla la corte costituzionale ad ogni livello. Lasciando da parte quello che avviene a seguito dei trattati internazionali.

Se il potere di legiferare tocca l'economia sempre più pesantemente, qual'è (se esiste)  il limite oltre il quale il potere legislativo non deve incidere nell'economia? Perché il potere forte negli ultimi 50 anni  si è  appropriato del diritto per avere titolo alla rovina dell'individuo e della collettività e lo fa esattamente partendo dalla teoria dei contratti.

Chi difende più la collettività, se il diritto non riconosce ( attraverso una profonda autocritica ) che emana leggi che non sono più leggi, ma atti di affari puri e semplici , che del diritto non ha più assolutamente niente?

Se si devia il diritto al potere forte e si badi bene, che non sto affatto scrivendo delle oligarchie finanziarie, ma mi riferisco al potere dei parlamenti e dei senati che al cittadino fa capire che legifera, quando invece tutela interessi di parte. ma nella parte ci va anche la corte costituzionale, che deve obbedire ed approvare norme su norme, anche quelle più ingiuste.

Chi ferma più il potere forte, se il potere del diritto è servo e lo sanno tutti?

Dovrebbe essere il diritto, ad autodeterminare, cosa NON DEVE ESSERE UN CONTRATTO E SE NON E' DEGNO DI TUTELA O NEL CASO IN CUI NON ESERCITA IL SUO UFFICIO,  CONTRAVVIENE ALLE SUE PREROGATIVE SOPRATTUTTO  PER I DIRITTI PREESISTENTI E SANCITI.
SI CONCLUDE NELLA LINEARITÀ' DEL RAGIONAMENTO, CHE IL POTERE DI CHI ESERCITA LA TUTELA ,  NON DEVE E NON  HA PIÙ ALCUN POTERE DI RI_NORMATIVIZZARE FATTISPECIE GIURIDICHE CHE ESULANO DAL DIRITTO STABILITO.

INVECE LA CORTE COSTITUZIONALE, SONO 35 ANNI ALMENO CHE  SI E' PRESTATA A GIUDICARE L'INGIUDICABILE  E DUNQUE ORAMAI TUTELA SOLO I POTERI ECONOMICI CHE DEL DIRITTO,  NON HA MAI AVUTO PIÙ ALCUN CONTENUTO, TANTO MENO HA BLOCCATO IL POTERE FORTE ( POTERE PARLAMENTARE E RAPPRESENTATIVO ), CHE ORAMAI SI ARROGA IL POTERE DI COMPIERE,   ODIOSE INVASIONI DI CAMPO.

SAREBBE COME SE  AD OGNI SCIOCCHEZZA POSSIBILE,  ESISTE ANCHE IL DIRITTO CHE VIENE INTERPELLATO E  CHE SI PRESTA A RENDERLE LEGALI LE MEDESIME STRONZATE, IO INVECE SOSTENGO, CHE IL DIRITTO ( INTESO COME L'ESERCIZIO DELLA TUTELA GIURIDICA )  DEVE DICHIARARE DI STARNE FUORI E NON ESSERE COINVOLTO A RICERCARE DI NORMATIVIZZARE,  QUALSIASI PORCATA CHE GLI SI SOTTOPONE.

IL RISULTATO, E' CHE ABBIAMO MIGLIAIA  DI NORME CHE NON SONO PIU' COSTITUZIONALI


 

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Diario / Re:Cosa viene prima?
« il: Aprile 06, 2017, 02:35:48 pm »
conquistare il cibo ( sopravvivenza ) non è un diritto ma un fatto economico. Quando il pesce grande divora il piccolo e fra i suoi della stessa specie si mangiano fra di loro attaccando il più debole è un fatto economico e non un diritto, nemmeno naturale.

LA DEVIAZIONE PIU' FORTE FRA ECONOMIA E DIRITTO  e' nella parte che regola i CONTRATTI.

non esiste un bene economico che venga prima del diritto di regolare normare stabilire le attività dei soggetti chiunque essi siano e  attribuibili ai  medesimi.

Bisogna dibbattere ancora anche perchè il motivo di questo topic ancora deve venire fuori, quando toccheremo i tasti dolenti

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Diario / Re:Un modello di Banca c.s.p.
« il: Aprile 06, 2017, 10:26:14 am »
a disposizione per tutte le conferenze, ma per favore prima di questo stabiliamo una volta per tutte, che la questione monetaria senza sovrastrutture funzionali è pura follia.
Le sovrastrutture sono i governi del sistema bancario che è fuori controllo da almeno 50 anni.

Chi ha voluto questo si affanna a riformare. Io sono contrario alle riforme nichiliste, ho i mezzi e la tecnica per confutarlo, ma da solo non posso farcela. 


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Diario / Re:LIMITI E DISTORSIONI DEL SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO
« il: Aprile 06, 2017, 10:15:35 am »
per quanto mi risulti con dati veri alla mano a me risulta il 74% di imposizione diretta indiretta e contributiva.

Se lo stato non torna a produrre con proprie aziende dal pantano non usciremo mai più.

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Diario / Re:Un modello di Banca c.s.p.
« il: Aprile 05, 2017, 08:28:50 pm »
GRANDE ALESSANDRO COLUZZI!!!!!

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