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Post - Luigi Cirillo

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Diario / Re:apriamo un dibattito pubblico sul sistema bancario italiano
« il: Luglio 30, 2017, 01:01:28 pm »
Una ricchezza eccessiva, che si accumula in patrimoni, prova per forza di cose squilibri per chi non la detiene, e matematicamente influenza politica forte con le conseguenze che tutti conosciamo. Un limite va posto, è come rendere più progressiva e contributiva la tassazione già in vigore.
Quando una grande azienda si insedia in un territorio in cui 5.000 persone su 50.000 abitanti vi sono impiegati, questa avrà per forza potere contrattuale nei confronti dell'amministrazione pubblica - che facesse i veri interessi dei cittadini - enorme. Potrebbe minacciare di trasferirsi se non viene accontentata su certi aspetti (es. normativa sull'inquinamento)

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Diario / Re:Attuare la Costituzione è l'imperativo categorico
« il: Luglio 30, 2017, 12:57:55 pm »
Ettore, la nazionalizzazione della banca di italia oltre che inutile è anche dannosa per le casse dello stato ora, dopo aver rivalutato le quote di chi le detiene. Ma a parte il lato economico, non serve a nulla ripubblicare la banca di italia se non abbiamo una legge che impedisca l'emissione di moneta a debito collateralizzata dai titoli di stato.

Non è questa la via dato che il 97% della moneta è emessa sotto forma di credito/prestito dalle banche commerciali. BDI non avrebbe grande potere. Saremmo come la BoE grosso modo, e lo UK ha comunque i nostri problemi.

La separazione tra i due tipi di attività bancaria, se non la totale abolizione del ramo speculativo, ci sta, ma serve una legge che non c'è mai stata e che porta con sè il rischio di morte per chi la sosterrà: sovranità monetaria con emissione della moneta da parte dello stato per conto dei cittadini, perchè questi sono coloro ai quali appartiene la moneta in quanto ne creano il valore e producono i beni e i servizi oggetto di scambio tramite la suddetta moneta.

La moneta non va più emessa con i titoli di stato, e non va gravata di interesse.
Al massimo occorre rivalutare, periodicamente, redditi e patrimoni in base al costo della vita.

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Diario / Re:apriamo un dibattito pubblico sul sistema bancario italiano
« il: Luglio 27, 2017, 01:15:29 pm »
Concordo con quanto dice Massimo Franceschini, nel senso che io porrei un limite alla ricchezza massima, così come garanzie per quella minima, leggi e altre manovre per impedire concorrenza sleale, formazione di grandi gruppi che da potere economico avranno influenza su quello politico e determinano con la loro grande ricchezza e patrimonio una scorretta concorrenza e riducono molto la possibilità per i piccoli che intraprendono la loro stessa attività, MA APPUNTO, non si può prendere una cifra media di reddito e imporla a tutti. E' giusto differenziare, e avere la libertà di godere del proprio ingegno, senza però che sia onestamente che non questo provochi danni agli altri.

E' normale che se io sono bravo a produrre scarpe e tutti vogliono le mie scarpe, bisogna comunque che mi venga imposto un limite perchè altrimenti resterei solo io a produrre e inevitabilmente avrei molta influenza politica e sociale, non solo economica.

Tuttavia deve esserci ampio spazio di possibilità ed elasticità, sennò si verrebbe tacciati di comunismo in cui tutto è gestito centralmente.

Meno che mai appoggio la visione di una gestione a livello mondiale. Più che mai serve identità e diversità nel mondo e nell'universo.

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Diario / Re:Impedimento nella connessione.
« il: Luglio 27, 2017, 01:07:24 pm »
Ciao Michele,

ti ringrazio a nome di tutti per il tuo buon augurio. Mi spiace per la tua perdita, spero che almeno burocraticamente abbia risolto le incombenze in sospeso.

Ieri non abbiamo preso decisioni ma Davide Gionco, Luigi Itorica e Massimo Sernesi ci hanno messo al corrente di alcune iniziative che stanno seguendo e portando avanti. Passi molto importanti e complessi e che se vanno a buon fine faranno fare un bel passo in avanti per il raggiungimento degli obbiettivi di Sovranità Popolare.

Inoltre si sono presentati Stefano Piccioli e Nicola Faenza.

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Diario / Re:apriamo un dibattito pubblico sul sistema bancario italiano
« il: Luglio 05, 2017, 12:05:53 am »
Sono d'accordo con Ettore. Serve partite dal controllo pubblico sulla BDI e separazione delle banche tra quelle di credito e speculative. Questi sono solo i primi passi. Di dovrà arrivare a proibire la speculazione finanziaria perché non è solo un gioco tra privati e anche lo fosse sarebbe meglio tassare quelle rendite eccessive anziché lasciare disperdere in scommesse pericolose. Il peggio però è che alla.fine queste si basano su valori reali e scaricano quindi il loro devastante potere distruttivo sull'economia reale e sulle persone comuni. L'obbiettivo è l'emissione di una moneta a credito senza basarsi sui titoli di debito pubblico e interesse, fuoriuscendo dall'euro e dai trattati europei che vincolano il paese alla finanza apolide.

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Diario / Re:Le proposte di Possibile per la progressivitá fiscale
« il: Giugno 27, 2017, 08:44:01 pm »
le proposte da profano mi sembrano apprezzabili, ma ritengo molto sensato il commento di massimo sernesi.

dobbiamo tenere ferma la posizione della sovranità monetaria perchè è questa che genera tutti gli scompensi che abbiamo oggi, e tassare rendite finanziarie e speculazioni varie, fino ad abolirle per me.

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Diario / Re:USCITA DALL'EURO - COME FARE?
« il: Aprile 27, 2017, 11:16:35 am »
la soluzione 2) è vietata dai trattati, ma anche non lo fosse condivido con te che sia rischiosa.
tuttavia dai trattati europei si può uscire, se non altro perchè la soluzione 2 sarebbe poi il punto di arrivo, prima o poi dovremo appropriarci della facoltà di emettere moneta.

lo stato potrebbe anche come fan già altri stati, battere monete da 5 euro, es. in finlandia e in germania (non ricordo il taglio) si fa già. dovrebbe però chiedere autorizzazione alla bce.
questo soldi potrebbero per lo meno servire per affrontare le tragedie subite recentemente (terremoti e le sue conseguenze)

un'altra soluzione di rafforzo, che non prevede l'uscita dall'euro, sarebbe almeno di controllare una grossa banca come può essere poste o la cdp, che emetta moneta (per ora può solo farlo sotto forma di prestiti) a tasso agevolato, così da sostenere le imprese che ancora resistono.
anche qui serve una buona maggioranza che controlli il governo


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Diario / Re:Alitalia: verso il fallimento?
« il: Aprile 25, 2017, 10:51:05 am »
Concordo con Enrico e ci vorrebbe qualcuno di indipendente che analizzasse perché è arrivata questa nuova crisi. Contiamo anche che ci sono di mezzo persone e e famiglie che pagheranno un elevato prezzo in caso di svendita. Il mercato generalizzato con il suo principio regolatore della concorrenza è un criterio disumanizzante che considera solo l'efficienza e non chi lavora senza contare che non può esserci una concorrenza leale basata sulla qualità tra paesi tutti diversi tra loro.

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Diario / Re:ripresa contatti
« il: Aprile 22, 2017, 09:53:04 pm »
alessandro,

nel video di nicoletta, sia lei che il ctu dicono che invece la moneta restituita dai prestiti finisce nelle disponibilità della banca.
nicoletta ai minuti 2 ore e 25 e 28 minuti
il ctu (l'ultimo che interviene) al minuto 3 ore e 16, dice che tali soldi li incamerano hedge funds.

devo dire che nicoletta, forse perchè emozionata, non è stata molto chiara, ma in quei minuti parla di cambiare le regole bancarie per evincere la creazione della moneta che torna appunto poi nelle disponibilità della banca quando riceve le rate di rimborso prestiti.

fabio conditi sostiene invece il contrario. il debito al passivo come deposito del prestito concesso ad un cliente è la promessa della banca di dargli a richiesta contanti.
questi non vengono mai richiesti però, è forse è così che la banca ci guadagna il capitale.
fabio non lo dice.
parla poi del sistema di compensazione dove solo i saldi tra banche vengono regolati in contanti.
spesso neanche avviene, se una banca tra tutte le sue transazioni in entrata ed in uscita deve poi al sistema bancario (altre banche) 5, questa chiede prestiti sul mercato interbancario alle banche in attivo o alla BC, e poi il giorno dopo magari capita l'inverso, ovvero che lei è in credito, e presta essa ad altre banche in passivo.
i contanti circolano poco.
effettivamente anche il ragionamento di fabio lo trovo solido.

ma se un ctu dei tribunali mi parla di collettori esteri che incamerano i prestiti restituiti...questo avvalora i miei dubbi.

concludo che non ho ancora un posizione in merito. sto cercando di leggere un libro scritto da un ricercatore indipendente e poi leggerò il cash flow di torfason, l'altro professore islandese intervenuto al convegno ripreso dal video su menzionato, e vediamo se riesco a chiarirmi le idee.

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Diario / Re:Le vie del danaro sono infinite
« il: Aprile 19, 2017, 06:03:56 pm »
sarebbero le multinazionali e in generale gli speculatori finanziari che accolgono la grande massa monetaria emessa dalle banche, centrali e commerciali, che non finisce così nell'economia reale ma in questi limbi intoccabili dai cittadini comuni.
senti qui al minuto 2.40 se non erro: https://youtu.be/MQojBmbs93c?t=147

se si riversasse subito quella massa nell'economia reale ora succederebbe un disastro, non varrebbe nulla perchè come sai derivati, features, hedge funds etc. sono una somma abnorme rispetto al pil
qui puoi avere un'idea dell'ammontare: 1.200.000.000.000.000 (1.2 milioni di miliardi) rispetto al pil mondiale che vale 78.000 miliardi circa
http://www.cogitoergo.it/dove-sono-tutti-i-soldi-del-mondo/

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Diario / Re:APPELLO AI CITTADINI
« il: Aprile 19, 2017, 05:01:13 pm »
Finalmente....ma manca il programma del nuovo Partito, si domanderanno, che intendete fare se salite in Parlamento? Se vuoi il mio Voto, devo sapere quali sono le vostre prime azioni buone da fare a favore del Popolo, in virtù  di quei 19 milioni di cittadini, sulla questione fiscale, sul 40% dei giovani disoccupati, sulle famiglie senza reddito, sulla PMI che vive di strozzinaggio, sugli anziani e la sanità,  sulla sicurezza sociale et ambientale, sulle giovani coppie. Sull' invasione sistematica degli stranieri, sulla giustizia e i suoi tempi lunghi.

quoto Michele, a prescindere se ci si voglia trasformare in partito o associare con altri che hanno già intrapreso questa strada e con i quali può nascere un'onesta e solida alleanza, occorre avere una sorta di brogliaccio degli obbiettivi che si vuole raggiungere.
Questo è un compito che immagino possa essere svolto in poco tempo.
E' però importante farlo bene, essere realisti, per poterci presentare e instillare interesse e curiosità nelle nuove persone che vorranno aggiungersi alla confederazione.

Il centro studi, di cui non facendone parte non conosco le dinamiche e i risultati raggiunti fino ad ora, dettaglierà poi più approfonditamente lo sviluppo delle singole soluzioni per raggiungere i vari obbiettivi.

Il direttivo, eventualmente in accordo con quello dell'altra associazione, delineeranno le strategie per presentare e attuare tali obbiettivi e relative soluzioni.
Questa è una fase delicata che va studiata attentamente. Ci va qualcuno di scaltro, immagino che abbia conoscenze in campo legale e comunicativo.

Idem quella del centro studi, è vero che il tempo stringe, purtroppo però le soluzioni tecniche abbisognano di tempo per essere progettate a dovere, e per prevedere la confutazione alle potenziali critiche.

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Diario / Re:Quanto ci costa restare nell'euro
« il: Aprile 15, 2017, 03:24:30 pm »
luigi, quando dici che il surplus di dollari dei paesi esportatori di petrolio è andato alle banche e paesi occidentali, sai dirmi in che forma: prestiti?
e questi sono stati prestati ai paesi del sud del mondo perchè potessero comprare le merci di quelli sviluppati?
o per fare investimenti?

per il resto condivido quanto hai citato, anche se una concentrazione eccessiva di responsabilità in nuovi organi per sistemare gli effetti distorsivi della globalizzazione, non mi dà fiducia sul successo di queste azioni correttive.

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Diario / Re:LA TRUFFA DEI FONDI PENSIONE
« il: Aprile 14, 2017, 05:00:02 pm »
secondo me se vogliamo garantire libertà, giustizia ed uguaglianza, dei paletti agli estremi vanno posti, anche se può sembrare statalista.
partendo dalla premessa che nessuno è quel che è solo per merito di se stesso, ma anche degli altri è d'obbligo limitare il potere di tutti e dare garanzie per chi è più sfortunato, meno capace ecc.

limitazioni al patrimonio, ed esclusione della finanza che non riserva nessuna funzione sociale sono dei parametri obbligatori per una società civile e a misura d'uomo. le forme di controllo ci vanno, non si può lasciare tutto al principio di libertà personale perchè in un modo o nell'altro (o l'uomo non sa controllarsi, o è geneticamente egoista) se viene lasciato troppo spazio ci sarà sempre qualcuno che vorrà averlo tutto per sé.

nel settore privato per quanto uno possa guadagnare lauti stipendi, si dovrebbe impedire secondo me che arrivi a cifre da capogiro, che per me sarebbero anche nell'ordine già di 30.000 euro netti al mese. per esempio io credo che un qualsiasi lavoratore non debba prendere più di 10 volte la paga del lavoratore che percepisce la remunerazione più bassa nella stessa azienda.

mi piace quindi il ragionamento e la proposta di alessandro. non mi esprimo sui numeri perchè non ho contezza degli altri parametri che l'han portato a quelle ipotesi, ma ragionevolmente mi sembrano equilibrate.

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Diario / Re:Come potrebbe funzionare una moneta comune europea?
« il: Aprile 14, 2017, 04:41:18 pm »
cioè un'impresa italiana vende per es. vino agli olandesi, questi pagano in euro e poi l'impresa italiana converte gli euro in lire nel proprio paese ad un tasso variabile?

come si stabilisce il cambio per ogni valuta?
cioè la lira rispetto all'euro vale x.
la moneta olandese per il cliente che vuole comprare vino, dovrà essere cambiata in euro prima, e vale y.

come fare a capire se la lira o l'altra valuta è svalutata o sopravvalutata?

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Diario / Re:le unioni giuste ( la Grecia che non ti aspetti )
« il: Aprile 14, 2017, 01:07:47 pm »
concordo con alessandro quando dice:
"La soluzione dei problemi del LAVORO, PRODUZIONE e REDDITI, ossia dei fattori della produzione imprenditoriale (i 4 punti sopra indicati ed altri) è legata a quella degli aspetti finanziari (moneta, debito, banche), che è legata anche (ma non solo) ad una visione  ETICA.
 Serve un PROGETTO UNITARIO."

e con luigi quando dice:
" Per cui il quid non è l'investimento, ma la forza lavoro coinvolta.
E nella forza lavoro, cosa come e quando produrre. Ma questo 'pallino',  non deve stare nelle mani private, ma nella mani pubbliche e dare forza a tutti i componenti dello stato.
La forza in più,  deve essere data a chi non ce l'ha quella forza e non invece levargliela. Se lo stato non compie questo passo in avanti di nuovo, tutti gli stati e tutti i popoli saranno trattati come un immenso e sterminato serbatoio di conigli in cui volpi molto intelligenti sceglieranno quali e quanti conigli levare da mezzo per mangiarseli"


commento che stando alle parole di luigi qui di seguito: "La differenza è che ad un mega capitalista, fra una 20na di anni, non converrà investire, perchè fra il rischio di investimento e la remunerazione a zero del capitale e qualche interesse percentuale in più, derivante dalla quantità del capitale  che possiede, sceglie e sceglierà  sempre la seconda, il tutto dopo aver distrutto tutto quello che poteva.

Se al mega capitalista gli si da la possibilità di avere un mezzo di trasporto veloce ( elicottero aereo personale ) auto personale, terreno personale, piantagioni personali, stalle personali, ospedale personale, acqua personale, aria personale, mi si faccia capire, che convenienza potrà avere questo tizio ad investire?"

ci sono due problemi da considerare non solo per ricostruire un tessuto economico e sociale depauperato all'osso, ma per evitare, o almeno tentare, che si ripetano tali eventi, e cioè: la finanza non ha funzione sociale e non può essere mantenuta, e la convenienza non può essere il criterio base per l'agire umano sia in termini di reddito sia in termini di relazioni interpersonali.

oggi questi termini compongono la concezione su cui si basa tutta la ns. vita, partendo da quell'esacerbazione del mito del merito sviluppato come dice alessandro, nell'epoca del calvinismo.
il merito e la premiazione per l'azione individuale sono stati estremizzati, perchè se è vero che è legittimo apprezzare lo sforzo di un singolo (es. un genio) e ripagarlo per l'alto valore che la sua azione porta, è anche vero che la solidarietà e l'unione, non si possono eliminare. quel genio non si è fatto da solo, ognuno è sempre frutto del tutto/tutti che lo circondano.

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