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Post - Ettore Bonalberti

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Diario / Tragicomica pantomima PD
« il: Ottobre 20, 2017, 09:15:17 am »
Come facciano i PD a sopportare la guida schizoide di quel “giovin signore fiorentino” è materia di seduta psichiatrica.
L’attacco senza precedenti al Governatore di Banca d’Italia e al Presidente del Consiglio, insieme alla stessa presidenza della Repubblica, se non è riconducibile alla totale incompetenza politico culturale di Renzi, è il frutto di un calcolo politico di assai corto respiro: il tentativo di occupare, prima dell’imminente catastrofe politica, una poltrona decisiva per il futuro e di trasferire a terzi responsabilità più prossime al "circolo magico toscano".
Se non ora quando? sembra essere, la motivazione del comportamento de “ Il Bomba”.
Qui, però, non siamo ai giochi dell’oratorio, cui un tempo si trastullava il giovane boy scout e bene hanno fatto a reagire alcuni autorevoli “compagni” PD, come Napolitano, Prodi e Zanda, consapevoli dell’irragionevole scelta compiuta dal segretario del loro partito.
Speriamo che dopo il voto siciliano si chiariscano molte questioni anche all’interno del PD, al fine di evitare una deriva autoritaria sempre più incombente.


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Diario / Crisi istituzionale dell'Italia
« il: Ottobre 18, 2017, 11:37:18 am »
Siamo alla crisi istituzionale dell’Italia.


La legge elettorale del Rosatellum 2 ,come fece Mussolini con la famigerata Legge Acerbo, passa alla Camera con il governo che impone il voto di fiducia.
Ieri il PD si fa promotore di una mozione con cui  si sfiducia il governatore della Banca d’Italia chiedendo al “governo amico” la sua sostituzione.
E, nel frattempo, nessuno, tranne qualche solerte deputato del M5S, si interessa del fatto che  le più importanti banche private italiane sono controllate direttamente dagli edge fund anglo-caucasici (sede legale nella city of London e fiscale nel Deleware,  origine kazara del Caucaso ) e nordamericani( Vanguard, State Street Fidelity, Black Rock, Blackstone, Northern Trust, T-Rowe price, JP Morgan Trust, Franklyn Templeton) Bnp Paribas Trust, ecc) i quali controllano così la quota di maggioranza della stessa Banca d’Italia.
Non possono più essere taciute le sistematica truffe perpetrate dagli edge funds, che sono la vera guida della cabina di regia bancaria, a danno dei risparmiatori, del fisco italiano e delle stesse banche, dopo la decisione assunta con il d.legislativo n.481 del 14 dicembre 1992, che ha abolito la separazione tra banche di prestito e banche speculative tassativamente prevista dalla vecchia legge bancaria del 1936.
Enormi sono le responsabilità che si assunsero con quel decreto i suoi firmatari Amato e Barucci, ma tutto tace e il PD se la prende con Visco…….
Incomprensibili i silenzi del Parlamento su questa cessione della sovranità monetaria che annulla de facto la nostra sovranità popolare con la democrazia ridotta a un ectoplasma nella mani di un Parlamento di “ nominati illegittimi” che si tende a perpetuare.
Ci attendiamo un sussulto dalla Presidenza della Repubblica garante dell’unità nazionale.

Ettore Bonalberti
Venezia, 18 Ottobre 2017

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Diario / sta nascendo un nuovo partito?
« il: Ottobre 15, 2017, 10:40:41 am »
Sta nascendo un nuovo partito?
Questa è la domanda cui tento di rispondere dopo l’esperienza vissuta ieri ad Abano Terme al convegno dei COEMM e ClEMM sul tema: “ Sovranità monetaria e Democrazia”.
Ieri ho avuto la netta sensazione che stia nascendo un fatto nuovo nella politica italiana, frutto di un impegno organizzativo sul territorio assai attento e discreto, in grado di offrire una nuova speranza a una società stanca e sfiduciata.
Credo ne sentiremo ancora parlare, mentre noi cattolici e “ DC non pentiti” continuiamo nelle divisioni e inconcludenti iniziative dei separati …….Se non ci diamo una svegliata e accelerazione sono già pronte le sostituzioni.
Basta evidenziare un semplice dato: se la rete del M5S può contare su circa 30.000 persone, i CLEMM hanno saputo connettere 111.000 persone con la capacità di un effetto moltiplicatore rilevante. Credo che a breve si tornerà a parlare di questo fatto nuovo nella politica italiana. Un partito impegnato “Per un nuovo umanesimo”.
Una mia nota su questa lenta ma inevitabile metamorfosi in atto da statu nascenti-movimento a partito la potete leggere nella sezione editoriale del sito: www.alefpopolaritaliani.it
 

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Diario / Povero Casini!
« il: Ottobre 13, 2017, 02:22:23 pm »
Povero Pierferdy Casini: “ una bottiglia di Napoleon piena di acqua gassata”. Lo definivano così  i DC di  Bologna al tempo del suo ingresso giovanile nella DC. Ora, invecchiato, non sa più nemmeno lui cosa sia, ridotto al ruolo di ascaro di Renzi e della Boschi, nominato a presiedere una commissione di inchiesta sulle banche,  che tutto può fare tranne che aprire il caso Etruria, sul quale Renzi, la Boschi e il PD  rischiano troppo. Meglio  il rinvio a dopo le prossime elezioni blindate da quella legge infame del Rosatellum.
Che brutta fine per un doroteo, allevato alla corte di Bisaglia prima e di Forlani poi, che nella DC tuonava contro i comunisti e contro di noi delle sinistre DC,e, adesso, è ridotto  a turiferario dei loro indegni eredi.


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Diario / un'assemblea senza più dignità
« il: Ottobre 10, 2017, 03:38:29 pm »
Una schiera di “nominati illegittimi”, che si appresta ad approvare una legge elettorale indecente, che toglie ai cittadini ciò che rimane della “sovranità popolare” per garantirsi la riconferma di servi sciocchi al servizio dei capibastone dei partiti, non fa che rafforzare la schiera dei renitenti al voto.
Anche un “ DC non pentito” come il sottoscritto, sfiduciato da ciò che non accade nell’area di ispirazione cattolica e popolare, alla fine, in assenza di una lista credibile cristianamente ispirata, non gli resterà che: o disertare le urne o votare per i giovani inesperti, ma almeno puliti, del Movimento cinque stelle.
Ora quest'accozzaglia senza più dignità ricorre al voto di fiducia su una delle leggi più importanti, anzi la più importante, per evitare sorprese. E' un'indecenza che impone di scendere in piazza per protestare tutta la nostra rabbia contro e per riaffermare il valore della sovranità popolare calpestata da un'assemblea di nominati illegittimi. Vergogna PD e con loro agli accoliti di FI e Lega. Senza un partito di cattolici: W i Cinque Stelle!!

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Diario / serve l'unità per non restare nella stupidità
« il: Settembre 26, 2017, 04:25:11 pm »
Il card Bassetti, presidente della Cei, nella sua prolusione al Consiglio episcopale permanente ha, tra l'altro, detto: "I cattolici italiani non devono dividersi in “cattolici della morale” e “cattolici del sociale”, ma devono operare uniti per “rammendare” il tessuto sociale del Paese." E' evidente che spetta a ciascuno di noi operare per concorrere a costruire questa unità. Noi lo faremo da "DC non pentiti" insieme a quanti condividono la necessità di tradurre nella "città dell'uomo" le indicazioni della dottrina sociale della Chiesa, senza se e senza ma...Lavorare secondo schemi obsoleti di personalistiche ambizioni oltreché colpevole sarebbe  stupidamente inutile.
Ettore Bonalberti
Presidente di ALEF (www.alefpopolaritaliani.it)
Venezia, 26.09.017

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Diario / Quel maledetto imbroglio del " Rosatellum 2"
« il: Settembre 22, 2017, 03:21:21 pm »
Un Parlamento di “nominati illegittimi” sta per approvare il “Rosatellum 2”, ennesimo attentato alla Costituzione . Un maledetto imbroglio per tentare di evitare lo sfratto  dagli elettori. Non comprendono che siamo alla vigilia della rivolta sociale e si illudono di continuare nei loro  assurdi privilegi indigesti al popolo e, soprattutto, al “terzo stato produttivo” architrave dell’intero sistema.
Non saranno gli inciuci tra il PD e Forza Italia, con il sostegno di Salvini, che si illude di ricevere dalle urne il mandato di guidare l’Italia (scommettendo sulla conquista prevalente dei seggi al Nord, garantiti dal 35% del maggioritario inventato da quello statista furlano dell’On Rosato),  a fermare l’onda montante della protesta popolare.
Siamo passati da Mattarella a Rosato che, parafrasando il mitico “ Fortebraccio,” sarebbe come dire: dal prof Valdoni al mio dentista……

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Diario / riflessioni autunnali per l'area cattolica e popolare
« il: Settembre 10, 2017, 10:04:05 am »



Riflessioni d’autunno per l’area cattolica e popolare

Nei prossimi due mesi sono in programma un numero rilevante di incontri, seminari di studio, e convegni, organizzati da vari movimenti, gruppi, associazioni dell’area cattolica, espressione di un fermento che non si aveva da tempo. Un fermento che la recente intervista del card. Bassetti, Presidente della CEI a “ La Repubblica”, con la quale si confermava l’’urgenza di un impegno politico dei cattolici italiani, può e deve aver favorito.

Siamo in presenza, probabilmente, di una nuova fase, caratterizzata da una più precisa volontà di ricomporre ciò che è stata la frantumazione sul piano politico e culturale dei cattolici dopo la fine della DC.

La consapevolezza dell’irrilevanza nella quale sono precipitati i cattolici e la loro cultura, sostanzialmente misconosciuta, salvo rare eccezioni, dall’attuale tripolarismo presente a livello parlamentare, è lo stimolo efficace per questo rifiorire di iniziative dell’ area cattolico popolare in questo autunno pre-elettorale.

I tre poli presenti in Parlamento ( centro-destra, centro-sinistra, M5S), sono costituiti dai “ nominati illegittimi”, frutto di una legge elettorale incostituzionale, che sono derivati e sopravvissuti al “golpe blanco” di Napolitano del 2011 e rappresentano gli ultimi  conati della cosiddetta “ Seconda Repubblica”.

Portatori di valori laicisti e sostanzialmente anti cattolici, specialmente quelli rappresentati dal PD e dal M5S, ma largamente diffusi anche tra diversi esponenti del centro-destra, i tre poli sono l’espressione diretta del 50% dei cittadini che vanno a votare; quelli, che nella mia “teoria dei quattro stati”, sono prevalentemente membri della “casta”, dei “diversamente tutelati” ( certo quelli meglio garantiti), del quarto “ non Stato” e, solo in parte, del “terzo stato produttivo”.

La rottura di quella mediazione storicamente garantita dalla DC tra interessi e valori dei ceti medi e delle classi popolari, il prevalere di culture proprie della “piazza radicale di massa” a forte connotazione relativistica e nichilista, sta alla base di quella condizione di anomia sociale e culturale, aggravata da una condizione economica dominata dalle scelte imposte in Italia, come a livello universale, dal turbo capitalismo finanziario dominante.

I cattolici italiani, almeno quelli che non si sono intruppati nei partiti dei tre poli, la cui incidenza reale nelle scelte politico istituzionali è praticamente nulla, hanno coscienza di questa triste condizione. Una consapevolezza che, finalmente, sembra diffondersi anche tra figure eminenti della stessa gerarchia cattolica.

Tradurre nella “città dell’uomo” le indicazioni della dottrina sociale della Chiesa, unica vera fonte di una cultura alternativa a quella che sembra dominare nel mondo occidentale, capace di denunciare i limiti e i condizionamenti pesanti di un sistema capitalistico che assegna il primato alla finanza sull’economia reale, riducendo la democrazia e la sovranità popolare a poco più di una finta rappresentazione rituale, è l’arduo compito che compete oggi ai cattolici italiani.

Si tratta di offrire una speranza a quel 50% di elettori renitenti al voto, per evitare che l’anomia diffusa e il disagio sociale profondo dei ceti popolari e del terzo stato produttivo, possano sfociare nella rivolta sociale, puntando, innanzi tutto, a ricomporre sul piano politico la colpevole frammentazione che ha caratterizzato la lunga stagione della diaspora cattolica e popolare.

Qui non si tratta più di ricostruire la DC, seppur con elementi costitutivi aggiornati (anche se lo sforzo avviato nel 2012 andrebbe portato a termine, verificando il grado di presenza residua dei democratici cristiani in Italia), ma di impegnare tutti gli amici che si accingono a celebrare i loro prossimi incontri, seminari, convegni autunnali, nell’obiettivo di superare le divisioni e giungere alla formazione di un nuovo soggetto politico ispirato ai valori dell’umanesimo cristiano. Un soggetto in grado di rappresentare “ la piazza dei diritti e della società naturale”, che pone al centro della politica la persona, la famiglia e i corpi intermedi, e intende regolare le relazioni sociali e istituzionali secondo i principi della sussidiarietà e della solidarietà.

Tutti dovremmo convenire sull'imperativo del ritorno all'obiettivo della "Unità Possibile" delle tante realtà italiane di ispirazione cattolica; come un cammino di condivisione e come occasione di coinvolgimento e nuovo protagonismo. I cattolici devono ritornare ad essere utili alla società italiana e per questo devono far vincere la logica dello "stare assieme", superando la fase della frammentazione che ci ha portato alla condizione non più tollerabile della irrilevanza.

Prima di tutto, dunque, l’unità più ampia possibile dei cattolici, e dopo, solo dopo, anche in funzione della legge elettorale che il parlamento dei “ nominati illegittimi” ci consegnerà, si decideranno le possibili convergenze.

In una data, evocatrice di una memoria storica cara ai cattolici italiani, il prossimo 8 dicembre, giorno dell’Immacolata Concezione, legge e scadenza elettorale permettendo, si potrebbe celebrare una grande Assemblea costituente del nuovo soggetto politico italiano ispirato ai valori dell’umanesimo cristiano, con una piattaforma programmatica capace di rispondere “ alle attese della povera gente” e a riconciliare gli interessi e i valori delle classi popolari con quelli dei ceti medi produttivi.

Ettore Bonalberti
Venezia, 10 Settembre 2017




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Diario / manovre di schieramento prima del voto
« il: Agosto 09, 2017, 09:49:07 am »

 

In attesa di conoscere quale sarà la nuova legge elettorale, assistiamo a grandi manovre negli schieramenti politici presenti nel Parlamento  dei “nominati illegittimi” e nel governo, retto da una maggioranza sostenuta dai “mercenari della transumanza parlamentare”.

Nei primi, c’è l’inquietudine di chi si sente tremare la “carega” sotto il sedere, ragione di continui spostamenti verso il raggruppamento considerato più affidabile, mentre nel governo si assiste a una sotterranea battaglia di Renzi nei confronti del presidente Gentiloni, terrorizzato “ il giovin signore fiorentino” da ciò che potrebbe accadergli con le elezioni regionali in Sicilia  e dal perdurare del governo sino alla scadenza della prossima primavera.

La Sicilia torna ad essere il laboratorio politico nel quale si prefigurano gli schieramenti futuri nel Paese. Il prevalere di qualche punto percentuale del M5S sulle possibili coalizioni di centro destra e, con minori possibilità, del centro sinistra, finisce con il consegnare al partito del ministro Alfano un ruolo decisivo, ben al di là dei meriti di un personaggio che ha fatto del trasformismo utilitaristico, la cifra della sua esperienza politica.

Se questo riguarda il teatrino di quei partiti, immagini sfuocate della metà degli elettori che sono andati sin qui a votare, assai movimentato è pure quanto sta accadendo al di fuori degli schieramenti tradizionali. Un fatto nuovo sta emergendo nella società italiana, grazie alle iniziative assunte da un’associazione no profit,  il COEMM (Comitato Organizzatore Etico Mondo Migliore) , che, con la creazione su base territoriale diffusa dei CLEMM  (Circoli Locali Etici Mondo Migliore), sta realizzando un vasto movimento popolare che ha come obiettivo ultimo quello di: “eliminare la povertà partendo dall’Italia (come esempio pilota) per poi “esportare” tale modello nel resto del Mondo”, seguendo quattro semplici regole: eticità, altruismo, riservatezza e buona comunicazione. Una realtà che potrebbe tradursi quanto prima in una realtà organizzativa anche politica.

Ho avuto l’occasione di incontrare il gruppo dirigente veneto di tale movimento e ne ho tratta un’idea quanto mai positiva. La mia impressione è che tale realtà sia in grado di intercettare una parte importante di quell’elettorato stanco e sfiduciato di tutti i partiti e dei personaggi politici che hanno caratterizzato questa travagliata vicenda dell’infausta seconda Repubblica.

Soffia un vento e una voglia di cambiamento che nessuno degli attuali schieramenti in campo, tranne forse il M5S, è più in grado di intercettare. La fine dell’etica, quale presupposto della cultura politica capace di orientare le scelte attorno alle quali organizzare la finanza e l’economia, sta alla base alla condizione di anomia che caratterizza larga parte della realtà italiana. Tutto ciò è il risultato di quel rovesciamento del NOMA ( Non Overlapping Magisteria) evidenziato con estremo rigore nei suoi saggi dal prof.Stefano Zamagni, con la finanza che detta i fini e subordina l’ economia reale e la politica ad essi, riducendo i politici a strumenti docili nelle mani dei poteri finanziari dominanti.
 Chi sta pagando più seriamente tale situazione sono i ceti popolari, ridotti a una condizione di progressivo impoverimento e, soprattutto, il terzo stato produttivo, sempre meno rappresentato politicamente e ormai incapace di sostenere il peso di una casta e dei diversamente tutelati, che costituiscono il pesante fardello di uno Stato gravato da un debito pubblico sul quale incidono pesantemente gli interessi pagati ai poteri finanziari di cui sopra.
Non so se tale stato di anomia sociale, economica e politico istituzionale, sarà risolvibile sul piano delle normali regole democratiche, peraltro da  tempo messe in frigorifero in Italia e in larga parte del mondo; certo, se valutiamo la grande confusione che regna sotto il cielo alla vigilia del prossimo voto politico, non ci sarebbe da stare allegri.
L’ultima importante manifestazione democratica capace di rovesciare il tentativo sollecitato da un rappresentante autorevole di quei poteri finanziari citati, la JP Morgan (quella della “Costituzione troppo socialista” che andava modificata), è stata la grande  battaglia vinta dai comitati del NO nel referendum del 4 Dicembre scorso, nella quale siamo stati capaci di battere il disegno che il trio toscano ( Renzi-Boschi-Verdini) aveva tentato di far passare in ossequio ai voleri dei loro dante causa.
Anche noi che sollecitammo la formazione del comitato dei popolari per il NO e ci siamo battuti strenuamente per la difesa della Costituzione, guardiamo allora con molto interesse all’iniziativa che il prof. Paolo Maddalena, V. Presidente emerito della Corte Costituzionale, con la Confederazione di sovranità popolare, presieduta dall’amico Giovanni Tomei, hanno promosso per il prossimo 30 settembre e 1 ottobre a Roma, con il proposito di organizzare il coordinamento nazionale di “ Attuare la Costituzione”.
Lo faremo anche grazie alle iniziative che sono in corso d’opera per la ricomposizione dell’area di ispirazione cattolico popolare, sia con Gianni Fontana, impegnati nella preparazione del XIX Congresso nazionale della DC, sulla base delle indicazioni assunte a Camaldoli il 18 Giugno scorso ( Codice di Camaldoli 2017) , che con l’associazione “ Camminare Insieme”, presieduta da Ivo Tarolli. Un contributo importante perverrà, infine dall’incontro promosso dagli amici Paolo Cirino Pomicino e Ciriaco De Mita il giorno 30 settembre e 1 Ottobre alla Domus Mariae a Roma.
In quell’occasione riuniremo tutti i diversi gruppi, associazioni, movimenti e persone che affondano le proprie radici nella storia e nella cultura del popolarismo europeo e di molte aree associative e rappresentative del mondo produttivo e sociale. Terranno relazioni introduttive: Stefano Zamagni (democrazia e capitalismo) Lorenzo Ornaghi (democrazia, politica e partiti) Silvio Belardinelli (trasformazioni della società italiana).
Anche dal versante popolare, dunque, come sempre è avvenuto nella storia nazionale, qualcosa finalmente si muove, con la speranza che si possa contribuire, con i nostri riferimenti valoriali, ad offrire una valida risposta ai problemi presenti in Italia e nel mondo.
Ettore Bonalberti
Venezia, 9 Agosto 2017


 





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Diario / Re:Attuare la Costituzione è l'imperativo categorico
« il: Agosto 05, 2017, 08:19:04 am »
condivido quanto espresso dagli amici: la rinazionalizzazione della Banca d'Italia è solo un presupposto mentre essenziale tornare alla separazione tra attività bancarie commerciali e attività speculative finanziarie. Sono anche consapevole che avremo a che fare con poteri fortissimi, capaci, capacissimi.......capaci di tutto!! Serve il massimo di unità del popolo italiano e dei popoli europei. E' una battaglia, tuttavia, che tutti i democratici autentici, a partire da noi cattolici e popolari, abbiamo il dovere di compiere.

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Diario / Attuare la Costituzione è l'imperativo categorico
« il: Luglio 30, 2017, 08:13:53 am »
Continua martellante su alcuni giornali la domanda: “ Credi sia giusto cambiare la Costituzione?”
Domanda sbagliata: il tema NON È  CAMBIARE, ma, ATTUARE LA COSTITUZIONE!
E’ quello che gli italiani hanno deciso il 4 dicembre scorso, con la vittoria netta del NO alla “deforma” costituzionale voluta dal trio dei “ giuristi dell’Arno”: Renzi-Boschi-Verdini, su sollecitazione dei grandi poteri finanziari, JP Morgan in testa.
Per riprenderci la sovranità popolare serve ripristinare la sovranità monetaria, che non esiste più, da quando, con il decreto legislativo n.481 del 14.12.1992 , superando la legge bancaria del 1936, che stabiliva la netta separazione tra banche commerciali e banche d’affari, si è  reso possibile il controllo maggioritario della Banca d’Italia da una decina di edge fund anglo caucasici e americani.
Banca d’Italia non è più, di fatto, un istituto di diritto pubblico.
Noi vogliamo la nazionalizzazione della Banca d’Italia per riprenderci la nostra sovranità e il ripristino della separazione tra banche commerciali e banche d’affari.
Serve per questo una vasta mobilitazione popolare, come quella che con i comitati del NO siamo riusciti ad attivare il 4 Dicembre scorso.

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Diario / quello "strano" Macron
« il: Luglio 28, 2017, 08:34:16 am »
Monsieur Macron il presidente scelto dai poteri finanziari internazionali dominanti, coniuga il sogno della “grandeur” francese con gli interessi dei suoi dante causa.
Un’Europa di questa natura non è più quella voluta dai padri fondatori, i tre grandi democratici cristiani: Adenauer, De Gasperi e Schuman.
Serve un’azione politica dal basso per riconfermare la nostra sovranità nazionale che si basa, innanzi tutto, sulla sovranità monetaria che è stata di fatto annullata con il decreto legislativo n.481 del 14.12.1992 che, superando la legge bancaria del 1936, che stabiliva la netta separazione tra banche commerciali e banche d’affari, ha reso possibile il controllo maggioritario della Banca d’Italia da una decina di edge fund anglo caucasici e americani
Banca d’Italia non è più, di fatto, un istituto di diritto pubblico.
Noi vogliamo la nazionalizzzazione della Banca d’Italia per riprenderci la nostra sovranità e il ripristino della separazione tra banche commerciali e banche d’affari.
Partiamo da lì e ampliamo il dibattito a livello dei cittadini elettori europei sottoposti al dominio degli edge fund in tutte le banche centrali,  al servizio dei quali  poteri dominanti operano personaggi come Monsieur Macron, brutta copia del grande gen. De Gaulle.


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Diario / convegno/congresso del NCDU Veneto
« il: Luglio 22, 2017, 09:11:30 am »
Interessante incontro ieri al Convegno/Congresso regionale  del NCDU del veneto tenutosi presso l’Hotel ai Pini di Mestre.

Presenti il presidente nazionale del NCDU, Mario Tassone, con Nino Gemelli e Nino Marinacci, Luciano Finesso è stato confermato coordinatore regionale del NCDU del Veneto.

Anche a nome degli amici Gianni Fontana, Presidente della DC e dell’On Mimmo Menorello, deputato popolare di Padova, ho portato il saluto degli amici democratico cristiani della nostra regione.

Ho esordito affermando che “ va tutto bene ciò che va nella direzione della ricomposizione dell’area popolare e democratico cristiana”, atteso che nostro primario dovere è ricostruire la nostra identità sul piano dei valori  per concorrere da democratico cristiani alla costruzione del nuovo soggetto politico laico, democratico, popolare, liberale, riformista, europeista, trans nazionale, ispirato ai valori dell’umanesimo cristiano, inserito  pieno titolo nel PPE da far tornare ai principi dei padri fondatori: Adenauer, De Gasperi e Shuman, alternativo al trasformismo socialista renziano e ai populismi estremi.

Dalla dottrina sociale della Chiesa traiamo la forza per opporci al turbo capitalismo finanziario dominante, che ha trasformato la Banca d’Italia da un istituto di diritto pubblico, in un ente controllato, indirettamente, da una decina di hedge fund speculatori stranieri  (Vanguard, State Street, Fidelity, Black Rock, Black Stone, Northern Trust, T.Rowe Price, JP Morgan Trust, BNP Paribas Trust…), che creano i prestiti e i depositi delle banche italiane con un clic.

Senza sovranità monetaria, che in tal modo si è sostanzialmente perduta, anche il concetto di sovranità popolare e, dunque, della stessa democrazia, si riduce a un mero concetto astratto.

Compito dei democratici cristiani sarà quello di concorrere con tutte le componenti politiche disponibili a riportare la Banca d’Italia sotto il diretto controllo pubblico e a reintrodurre la separazione tra attività bancarie commerciali e attività speculative finanziarie, così com’era con la legge bancaria del 1936, colpevolmente annullata con il d.legislativo n.481 del 14 dicembre 1992.

Molto positivo l’impegno assunto di convocare congiuntamente in autunno una grande assemblea di tutti i democratico cristiani e  popolari del Veneto.



Cordiali saluti


Ettore Bonalberti
Presidente A.L.E.F. (Associazione Liberi e Forti)
V.Presidente Comitato nazionale Popolare per il NO
Promotore del think tank:VENETO PENSA
Via miranese 1/A
30171-Mestre-Venezia
tel. 335 5889798
ettore@bonalberti.com
info@bonalberti.com
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www.don-chisciotte.net
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Diario / apriamo un dibattito pubblico sul sistema bancario italiano
« il: Luglio 04, 2017, 11:26:38 pm »
E’ tempo di aprire un dibattito pubblico sulla situazione bancaria italiana e internazionale.
Avuta conferma che le più importanti banche private italiane sono controllate direttamente dagli edge fund anglo-caucasici (sede legale nella city of London e fiscale nel Deleware, origine cazara del Caucaso ) e nordamericani( Vanguard, State Street Fidelity, Black Rock, Blackstone, Northern Trust, T-Rowe price, JP Morgan Trust, Franklyn Templeton) Bnp Paribas Trust, ecc) i quali controllano così la quota di maggioranza della stessa Banca d’Italia, le scelte sin qui effettuate sul MPS (Monte dei Paschi di Siena) prima e quelle proposte per le due banche venete, non possono più essere fatte passare in cavalleria.

Non possono più essere taciute le sistematica truffe perpetrate dagli edge funds, che sono la vera guida della cabina di regia bancaria, a danno dei risparmiatori, del fisco italiano e delle stesse banche, dopo la decisione assunta   con il d.legislativo n.481 del 14 dicembre 1992, che ha abolito la separazione tra banche di prestito e banche speculative tassativamente prevista dalla vecchia legge bancaria del 1936.

Più volte abbiamo tentato di sollecitare iniziative parlamentari su tali temi, ma anche autorevoli amici hanno fatto come le tre scimmiette: non hanno visto, non hanno udito, non hanno parlato. Che ciò sia dovuto ad ignoranza, ignavia , sudditanza o, peggio a interessi malcelati, non saprei dire. Certo è che molti degli ex dirigenti politici europei e alcuni dei nostrani, alla fine si ritrovano spesso, direttamente o indirettamente, nei libri paga delle solite multinazionali del finanz capitalismo.

Sin qui solo il M5S ha sollevato questi temi con interrogazioni parlamentari che hanno dato conferma di quanto su esposto.

Anche noi “ DC non pentiti” ci uniamo a sostegno di queste battaglie, considerando che la DC ebbe sempre a cuore la difesa della separazione delle attività bancarie e con la sua politica economica e finanziaria l’Italia poté  raggiungere la quinta posizione tra le potenze industriali del pianeta. Ora, invece, il nostro Paese, sottoposto al giogo del finanz-capitalismo, viene spinto sempre più in basso, le nostre vecchie aziende di valore mondiale sono acquisite a prezzi di svendita e le classi popolari e i ceti medi produttivi vengono  ridotti al progressivo impoverimento.

Una class action contro i responsabili di tale sciagurata realtà andrà organizzata con il massimo di partecipazione popolare
Due obiettivi politici li condividiamo con il M5S: nazionalizzazione della Banca d’Italia, prerequisito essenziale della nostra sovranità nazionale e separazione delle attività delle banche di prestito/commerciali da quelle speculative.
Bisogna partire da qui per qualsivoglia politica autenticamente riformatrice nel nostro amato  Paese. Basta con i provvedimenti iniqui come quelli decisi su MPS e che si intendono adottare su Banca Popolare del Veneto e Banca Popolare di Vicenza, con i quali, mentre si riducono alla miseria e alla fame onesti cittadini e risparmiatori, si lasciano in incomprensibile  libertà gli inetti  responsabili di quelle fallimentari gestioni bancarie.

Ettore Bonalberti
Venezia, 4 Luglio 2017

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Diario / INSIEME SI, ma senza confusioni
« il: Luglio 02, 2017, 08:07:09 pm »
INSIEME sì, ma senza confusioni


Abbiamo appreso che l’avv.Pisapia intende chiamare il nuovo movimento politico della sinistra: “ INSIEME”.

Tale indicazione se, da un lato, ci fa piacere, a dimostrazione che quanto da noi scelto nell’ormai lontano anno 2000, trova riconoscimento su altra sponda politica alternativa a quella da noi proposta, dall’altro necessita di alcune puntualizzazioni al fine di evitare confusioni.
Risale, infatti, all’11 Febbraio 2000 l’iscrizione della testata giornalistica “ INSIEME” al n. 1358
del ruolo generale della stampa presso il tribunale di Venezia, così come risale al 5 Dicembre 2008 la nascita dell’associazione “INSIEME” .
Insieme è un'associazione, senza scopo di lucro, che si ispira alla carta dei valori del PPE: dignità della persona, libertà e responsabilità, eguaglianza, giustizia, legalità, solidarietà e sussidiarietà.
Uno degli obiettivi è di ragionare insieme sui fatti politici, economici, sociali, culturali ed avvenimenti di attualità. Gli strumenti sono convegni, seminari, indagini, ricerche, formazione, pubblicazioni. Per meglio comunicare con tutti è stato creato un portale che informa e dialoga attraverso un blog (www.insiemeweb.net).
L'Associazione, alla quale aderiscono principalmente dei democratici cristiani e laici ispirati ai valori dell’umanesimo cristiano,  si relaziona con la società civile per dialogare con la gente, interpretarne le esigenze e sollecitare le Autorità competenti a recepirle, dimostrando che la politica deve essere attenta non solo alla difesa degli interessi, ma anche alla testimonianza dei suoi valori fondanti.
Abbiamo scelto di chiamare la nostra Associazione "INSIEME" proprio perché il filo conduttore è la volontà di mettere assieme più soggetti che, pur avendo esperienze, storie e provenienze politiche diverse, condividono l'obiettivo di collaborare per dare un'anima popolare al costituendo nuovo soggetto politico laico, democratico, popolare,liberale, riformista, europeista, transnazionale, ispirato ai valori dell’umanesimo cristiano, alternativo alla sinistra trasformista renziana e ai populismi estremi.
L'Associazione è nata anche come strumento in grado di stimolare i giovani a riavvicinarsi alla politica intesa come "servizio per il bene di tutti".
Ci auguriamo che gli amici dell’avv.Pisapia tengano conto di quanto da noi esposto al fine di evitare spiacevoli confusioni, in una fase della politica che reclamerebbe il massimo della trasparenza e della  chiarezza.

Venezia, domenica, 2 Luglio 2017
Ettore Bonalberti
Presidente A.L.E.F. (Associazione Liberi e Forti)
V.Presidente Comitato nazionale Popolare per il NO
Promotore del think tank:VENETO PENSA
Via miranese 1/A
30171-Mestre-Venezia
tel. 335 5889798
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