Autore Topic: una nuova Camaldoli per i cattolici e i popolari italiani  (Letto 2123 volte)

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Ettore Bonalberti

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una nuova Camaldoli per i cattolici e i popolari italiani
« il: Maggio 13, 2017, 09:13:21 am »
Come appartenenti all’area di ispirazione cattolica e popolare e stante la nostra non tener età, abbiamo vissuto la drammatica trilogia del mondo cattolico italiano: la diaspora, dopo la fine politica della DC, la frantumazione degli anni 1994-2016 sino all’attuale irrilevanza sul piano politico.
Finalmente una parola “chiara” è venuta da Papa Francesco in occasione della celebrazione dei 150 anni dell’Azione cattolica, con l’appello ai cattolici a impegnarsi nella politica, quella alta, quella con la P maiuscola.
Come A.L.E.F., Associazione Liberi e Forti, che da molti anni si batte per la ricomposizione dell’area popolare italiana ed europea, con Gianni Fontana, presidente della DC, e con Ivo Tarolli, coordinatore del gruppo di Rovereto, che annovera tra i suoi componenti, autorevoli amici, come Luisa Santolini, Mimmo Menorello, Giuseppe Gragani,  Sergio Marini, Raffaele Bonanni, Gustavo Piga e altri, siamo interessati a concorrere a organizzare entro l’autunno l’incontro di tutte le migliori energie presenti nell’area cattolica e popolare, per ricostruire una presenza politica forte e autorevole in grado di proporre soluzioni ai problemi dell’Italia ispirate dalla dottrina sociale cristiana.
Un movimento  forte, ampio, plurale e democratico in grado di partecipare , a seconda della legge elettorale che sarà varata, a un più vasto rassemblement laico, democratico, popolare, liberale, riformista, europeista, trans nazionale ispirato ai valori dell’umanesimo cristiano.

Ettore Bonalberti



Alessandro Coluzzi

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Re:una nuova Camaldoli per i cattolici e i popolari italiani
« Risposta #1 il: Maggio 18, 2017, 12:27:48 pm »
Sono d'accordo sulla necessità del rinnovamento che veda la partecipazione Essenziale del mondo cattolico. Ma non solo, come dici anche tu

Oggi vanno eliminate le "staccionate" (ormai inutili) di destra, centro e sinistra e considerata (al fine di eliminarla con l'azione giuridica e politica) soltanto quella sempre più evidente tra sotto (99,9% degli uomini) e sopra (0,1%).

Le riforme giuste di diritto "positivo" sono solo quelle che si richiamano al diritto "naturale" (indicato spesso anche nella Dottrina sociale della Chiesa), l'unico COMUNE a tutti gli esseri umani e dunque da TUTTI ritenuto GIUSTO.

Michele Citarella

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Re:una nuova Camaldoli per i cattolici e i popolari italiani
« Risposta #2 il: Maggio 22, 2017, 10:47:32 am »
Io penso che occorre fare una scelta, lo disse anche Giovanni battista, ce bisogno che io diminuisca e Lui accresca. Niente da eccepire nei confronti della Dottrina sociale della Chiesa che se non ci fosse lei a tenere buoni i capi di Stato, non so, già saremmo stati falcidiati dalle bombe atomiche, per nuovi cieli e nuove terre. Ma l' assunto sta nel fatto che, non bisogna mettere la Camicia sulla giacca, ma sotto la giacca.
Signori, senza presunzione eo prevaricazioni vogliamo seguire un ordine naturale, non capisco che non si parli nel mettere al primo posto la Costituzione italiana, che è derivante anche dalla Dottrina sociale della Chiesa, dei padri fondatori incluso il buon don Luigi Sturzo, non si parli del suo decalogo signori, facciamo ordine, in virtù di una vera democrazia partecipativa e non solo rappresentativa. la domanda sorge spontanea, ammettiamo che la confederazione di SP sia attiva, cosa metteremmo in pentola per la cottura, la Costituzione o la dottrina sociale della Chiesa, benedetta che ci sia? ti agevolo meglio, Condividi Cristianesimo e Costituzione? Oppure Costituzione & Cristianesimo un titolo bello forte
Come ho inteso da te parli di dottrina sociale della Chiesa enunciando nomi altisonanti, come giusto che sia visto che stai percorrendo di riattivare la DC e con me sfondi una porta aperta ero un tesserato della vecchia guardia, ma oggi, quale messaggio dovrebbe essere migliore, quello Sturziano o quello di La Pira. Meglio di Lorenza Carlassare? se abbiamo fallito tutti. Per me potresti solo partire dal messaggio di don Luigi Sturzo. >Io ne parlo, ma tu? La mia non deve essere una competizione, é partiamo tutti dall' applicazione della Costituzione sotto l' effige del decalogo di don luigi sturzo. e basta, poche parole a buon inteditore, la gente ha bisogno di ossigeno. di Libertà e libero arbitrio.