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Topics - Leonardo Ranieri Triulzi

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TESTO RISULTANTE DALL’EMENDAMENTO 1.500 (IN BLU LE MODIFICHE RISPETTO AL TESTO UNIFICATO ADOTTATO IL 23 MAGGIO DALLA I COMMISSIONE)
Art. 18 bis.
La presentazione delle liste di candidati per l’attribuzione dei seggi nella circoscrizione, che reca altresì l’indicazione dei candidati della lista in tutti i collegi uninominali compresi nella circoscrizione, deve essere sottoscritta:
1)da almeno 1.500 e da non più di 2.000 elettori iscritti nelle liste elettorali di comuni compresi nelle circoscrizioni fino a 500.000 abitanti;
2)da almeno 2.500 e da non più di 3.000 elettori iscritti nelle liste elettorali di comuni compresi nelle circoscrizioni con più di 500.000 abitanti e fino a 1.000.000 di abitanti;
3)da almeno 4.000 e da non più di 4.500 elettori iscritti nelle liste elettorali di comuni compresi nelle circoscrizioni con più di 1.000.000 di abitanti.
4)La presentazione di ciascuna lista circoscrizionale deve essere accompagnata dalla sottoscrizione, per ciascun candidato nei collegi uninominali, di non meno di 500 e di non più di 750 elettori iscritti nelle liste elettorali di comuni compresi nel rispettivo collegio uninominale o, in caso di collegio uninominale compreso in un unico comune, iscritti nelle sezioni elettorali di tale collegio.
5)In caso di scioglimento della Camera dei deputati che ne anticipi la scadenza di oltre centoventi giorni, il numero delle sottoscrizioni è ridotto alla metà.
Le sottoscrizioni devono essere autenticate da uno dei soggetti di cui all'articolo 14 della legge 21 marzo 1990, n. 53. La candidatura deve essere accettata con dichiarazione firmata ed autenticata da un sindaco, da un notaio o da uno dei soggetti di cui all'articolo 14 della legge 21 marzo 1990, n. 53. Per i cittadini residenti all'estero l'autenticazione della firma deve essere richiesta ad un ufficio diplomatico o consolare.
NB Il punto numero 5) stabilisce la data del programmato scioglimento della Camera dei Deputati. Almeno 121 giorni prima della data naturale di scadenza

Con queste condizioni nessuna nuova formazione politica potrà mai rispettare tempi e modi di acquisizione delle firme autenticate, anche per il loro costo di base.

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Diario / Nuove Elezioni Politiche il 24 settembre 2017
« il: Maggio 28, 2017, 08:04:10 am »
Carissimi Amici, questa mattina mi sono svegliato (4,30) con la notizia che più temevo per l'Italia intera. Destra, sinistra e M5S si sono messi d'accordo per una Legge Elettorale di tipo Tedesco (con evidentemente qualche emendamento) ed hanno già deciso sia la crisi dell'attuale Governo sia la data delle elezioni da promulgare per il 24 Settembre 2017, in anticipo sulla data naturale del 2018 ma successiva alla data del Vitalizio ai nuovi Parlamentari !!! Ma che coincidenza !!!
Dunque se questa nuova alleanza (confermativa del Patto del Nazzareno) dovesse essere confermata la popolazione avrebbe solo tre mesi per prepararsi a partecipare ad una nuova Elezione Politica, nello stesso anno ed a soli 4 mesi e mezzo da altrettante Elezioni Amministrative. Ma allora unifichiamole in un Election Day generale e rinviamo il tutto al 2018 !! se non altro risparmieremmo una montagna di milioni di euro.
L'esiguità del tempo a disposizione, poi, (circa tre mesi) impedirà praticamente a qualsiasi nuova formazione politica che si volesse candidare a ricercare le necessarie firme autenticate in ogni circoscrizione elettorale. Oppure si dovrà appoggiare ad un partito e/o ad un Gruppo Parlamentare per poter evitare l'acquisizione delle firme in tutta italia, e quindi a fare alleanze o inciuci impensabili.
Dunque si rischia di poter votare solo i COMPONENTI DELLA CASTA POLITICA che tanti danni e malversazioni hanno fatto nel nostro Paese con i loro comportamenti delittuosi e/o conniventi, e forse anche nominati dalle Segreterie degli stessi Partiti nel nuovo Parlamento.
Questo "nuovo corso" dei Partiti attualmente in Parlamento rischia di produrre  un maggiore astensionismo del Popolo Italiano che non sopporta più questi atteggiamenti del teatrino della politica romano-centrica, politica che sta diventando dittatoriale a dispetto degli ideali e dei principi inviolabile ed irrinunciabili della nostra Costituzione Italiana.

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Diario / Azione del Governo per interposta persona
« il: Maggio 20, 2017, 09:48:04 am »
So bene che quello che scrivo a tutti gli aderenti alla Confederazione nel Forum Pubblico rappresenta la mia esclusiva idea di quello che sta succedendo e non il "core business" della Confederazione che ha scopi e attività ben più ideali e generali delle mie idee. Ma rendiamoci tutti ben conto che siamo ai primi vagiti di questa nuova Dittatura pseudo democratica iniziata da Renzi, sconfessata dal Referendum con 19 milioni di voti, ed ora riproposta con continue leggi e leggine antidemocratiche ed incostituzionali del Governo Gentiloni. L'arroganza di questo potere pseudo dittatoriale, anche se esercitato per interposta persona,  sta pervadendo il nostro paese e provocando la solita  acquiescenza dei nostri cittadini inermi. Il prossimo Governo potrebbe essere di coalizione tra il PD di Renzi ed il centro destra di Berlusconi, ambedue malati di protagonismo e dell'esigenza di una Dittatura nascosta da una ingannevole democrazia maggioritaria.   E' ora di ribellarsi, è ora di scendere in piazza a dimostrare la nostra contrarietà, è ora di riunire la più parte di quei 19 milioni di voti spontanei del Referendum Costituzionale abbiano un senso pratico per noi cittadini e che possano servire a conquistare una maggioranza nel Parlamento, abbandonando le ideologie partitiche, assolutamente esclusive, ed abbracciando solo gli ideali ed i principi inalienabili ed irrinunciabili della nostra Costituzione del '48, da attuare puntualmente articolo per articolo. Avremo solo questa unica soluzione per riportare l'Italia nell'alveo della Democrazia, quella naturale, etica e solidale, non ce ne saranno fornite altre da questi partiti presenti nell'attuale Parlamento che ci hanno portato al fallimento ed alla "canna del gas". Riuniamoci tutti, dalla sinistra più estrema alla destra più estrema, in un eventuale 4° Polo Politico e prendiamo il potere e la maggioranza con i nostri voti per ripartire dalla nostra Costituzione e cambiare l'Italia una volta e per tutte ! Utopia o Progetto ?? dipende solo da noi, da come voteremo e da un solo segno di matita su di una scheda !!!

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Facciamo avanzo primario da oltre vent’anni… altro che pareggio di bilancio! (articolo per cuori forti) – di Giuseppe PALMA - Pubblicato il aprile 16, 2017
Ho copiato questo articolo direttamente dal Blog dell'Avv. Palma perché lo ritengo interessante ed utile per un confronto tra di noi.

"Prima di entrare nel cuore dell’articolo, si rendono necessarie alcune nozioni-base di economia spiegate alla massaia di Vigevano:

a) lo Stato fa pareggio di bilancio quando tassa (e incamera) tutto quello che ha speso, lasciando ZERO ricchezza alla collettività;

b) si ha invece avanzo primario quando le entrate dello Stato sono superiori alle uscite, generando in tal modo un massacro della collettività. Il calcolo è svolto al netto degli interessi passivi sul debito pubblico. In pratica è la differenza tra entrate ed uscite dello Stato (con un risultato che vede prevalere le prime),   senza calcolare gli interessi sul debito!

c) lo Stato spende a deficit quando la sua spesa è superiore alle sue entrate, quindi quando decide di tassare (e incamerare) meno di quanto ha speso, lasciando la residua fetta di ricchezza alla collettività;

d) uno Stato privo di sovranità monetaria (i 19 Paesi che adottano l’euro), non potendo più creare moneta dal nulla (peculiarità riservata solo alla BCE), per reperire la moneta ha tre possibilità: 1) andandola a chiedere in prestito ai mercati dei capitali privati (es. banche private) attraverso il collocamento sul mercato primario dei Titoli di Stato (che poi costituiscono il famigerato debito pubblico). Il mercato decide quindi i tassi di interesse a seconda della sostenibilità dei conti pubblici dello Stato “richiedente”! Più i conti saranno in ordine (indipendentemente dalle condizioni socio-economiche in cui versa la collettività) e più gli interessi saranno bassi; più lo Stato spenderà a deficit (aiutando la collettività) e più gli interessi saranno alti; 2) andandola ad estorcere a cittadini e imprese attraverso l’aumento delle tasse, l’inasprimento dei sistemi di accertamento fiscale e i tagli selvaggi alle voci di spesa pubblica più sensibili (sanità, pensioni, sicurezza, istruzione, giustizia etc);  3) favorendo l’ingresso di capitali esteri attraverso gli investimenti stranieri e le esportazioni. Nel primo caso, chi investe non vuole tra i piedi i così detti “irritanti commerciali” (i diritti dei lavoratori), altrimenti trova conveniente investire altrove. Nel secondo caso, ciò quello delle esportazioni, il discorso è invece più articolato: l’euro è un accordo di cambi fissi, quindi, per poter essere competitivi, non potendo più scaricare il peso della competitività sulla moneta, lo si scarica sul lavoro attraverso la riduzione dei salari e la contrazione delle garanzie contrattuali e di legge in favore del lavoratore (riforma Fornero e Jobs Act questo sono);

e) la BCE (Banca Centrale Europea), addirittura per suo statuto, non funge da prestatrice illimitata di ultima istanza, cioè non garantisce i debiti pubblici di nessuno degli Stati dell’Eurozona. Il Quantitative Easing di Draghi sta provvedendo ad acquistare Titoli di Stato sul mercato secondario (cioè quelli già in circolazione) e non quelli sul mercato primario (cioè battuti mensilmente dal Tesoro). Ciò detto, nei Paesi dell’area-euro la funzione di prestatrice di ultima istanza è purtroppo esercitata da cittadini e imprese!

Tenete a mente queste cinque nozioni perché torneranno utili più avanti.

***

Fatta questa doverosa e non breve premessa, senza la quale sarebbe impossibile per i non addetti ai lavori comprendere il contenuto di questo articolo, entriamo ora nel vivo.

L’Italia, come ormai tutti dovrebbero sapere, con la sottoscrizione del Fiscal Compact (marzo 2012) e la costituzionalizzazione del vincolo del pareggio di bilancio (aprile 2012), si è obbligata a fare (inizialmente dal 2014, ora dal 2019) pareggio di bilancio, castrandosi per i decenni a venire di qualsiasi politica economica che miri a creare occupazione e benessere!

E fin qui, vista l’incessante attività divulgativa degli ultimi anni, nulla di nuovo.

Ma attenzione! Forse non tutti sanno che l’Italia, a partire dal 1991 in avanti, non è affatto vero che spende a deficit! Forse è vero tecnicamente, ma non nella sostanza!

Come sarebbe a dire, direbbe un qualsiasi cittadino?! Ma è proprio così. Anzi, vi dirò di più: non fa neppure pareggio di bilancio! Fa AVANZO PRIMARIO! Cioè incassa di più di quello che spende, massacrando cittadini e imprese! Ma allora, si chiederebbe chiunque, perché in televisione e sui giornaloni si sente e si legge che spendiamo ogni anno a deficit? La risposta è semplice: sono gli interessi passivi sul debito, quindi non è spesa lasciata in ricchezza alla collettività: è solo per effetto degli interessi che una situazione di avanzo primario si trasforma in deficit!

Per cui, quando in TV sentite che quest’anno l’Europa ci “concede” di spendere entro il 2,1% nel rapporto deficit/PIL, vuol dire che quella spesa a deficit del 2,1% sul PIL (che sarebbe ricchezza per  la collettività) altro non è che un deficit avutosi per effetto degli interessi passivi sul debito pubblico, e che in realtà la spesa dello Stato è (al netto degli interessi sul debito) addirittura inferiore alle entrate, determinando un massacro sociale degno dei più criminali eserciti d’occupazione!

Alla luce di quanto sopra, immaginate cosa accadrà al nostro Paese ora che – a partire dal 2019 – dovremo fare pareggio di bilancio: in pratica saremo costretti, considerati gli interessi passivi sul debito pubblico, a fare tutti gli anni un consistente AVANZO PRIMARIO, ben superiori di quelli collezionati negli ultimi decenni. Ciò vorrà dire vero e proprio massacro sociale, ben più pesante di quanto accade ormai da diversi anni…

Ma non aspetteremo neppure il 2019… già a partire dal prossimo anno, secondo quanto previsto dall’ultimo DEF, l’Europa ci ha “concesso” per il 2018 un rapporto deficit/PIL entro l’1,2%! Capirete che, alla luce delle argomentazioni fin qui esposte, se non è tirannia è quantomeno sottomissione coloniale!

Capite adesso perché non ci fanno votare nonostante la dichiarata incostituzionalità del porcellum e nonostante l’esito referendario dello scorso dicembre? Qualora alle elezioni politiche vincessero le forze anti-euro, l’Unione Europea non vedrebbe garantita l’assunzione da parte dell’Italia di quegli impegni capestro indispensabili alla sopravvivenza dell’euro e della stessa sovrastruttura europea! È tutto qui.

Tuttavia, qualcuno potrebbe giustamente osservare che, prima o poi, entro il marzo 2018 dovremo per forza andare a votare per scadenza costituzionale della Legislatura. Vero! Ma non è detto: la nostra Costituzione prevede che la durata di ciascuna Camera non possa superare i cinque anni, salvo proroga ma soltanto in caso di guerra. Visti i recenti sviluppi internazionali, non è detto che ciò non possa verificarsi, con conseguente sopravvivenza di questa Legislatura costituitasi in grave alterazione del principio di rappresentatività democratica (Cass. sentenza n. 8878/2014).  E, in ogni caso, con la “copertura di continuità” offerta all’Europa dal Governo Gentiloni in questi mesi, i burocrati di Bruxelles e Francoforte si sono garantiti impegni importati (e forcaioli) da parte del nostro Paese.
Ma rallegratevi… ce lo chiede l’Europa!
Ah, dimenticavo: buona Pasqua!
Avv. Giuseppe PALMA"

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http://www.wallstreetitalia.com/news/processo-trani-pm-ruggiero-si-sfoga-sul-blog-di-grillo/

Processo Trani agenzie di rating, pm si sfoga: lasciato solo dallo Stato
31 marzo 2017, di Alberto Battaglia
RATING
Dopo l’assoluzione “perché il fatto non sussiste” per i sei dirigenti delle agenzie di rating imputati a Trani nel processo sulle presunte manipolazioni sui voti assegnati all’Italia durante la crisi del 2011, il pm Michele Ruggiero ha pubblicato un lungo intervento sul blog di Beppe Grillo. Nel post il magistrato lamenta la solitudine, e l’assenza da parte dello Stato, che l’ha accompagnato durante le indagini e il processo. Questo uno stralcio:

"Ho condotto personalmente le indagini preliminari ed ho cercato di capire il come ed il perché di quella singolare sequenza di sonore bocciature: ad un magistrato, in fondo, non si chiede solo di sapere ma anche e, direi soprattutto, di capire. Ho, dunque, iniziato ad investigare su quei ripetuti declassamenti decretati nei confronti dell’Italia e dell’Europa, misurandomi con la difficoltà di accertare fatti transnazionali complessi e maturati al di là dei confini del nostro Paese; all’esito delle indagini sono riuscito ad ottenere il rinvio a giudizio degli imputati. Iniziato, quindi, il processo dinanzi al Tribunale, ho seguito ogni singola udienza dibattimentale avvertendo, ogni volta, una profonda ed amara sensazione di solitudine. Sì, ho detto solitudine: un sentimento che mi assaliva non solo durante le udienze – mentre mi scontravo contro un autentico esercito di esperti avvocati e blasonati consulenti ingaggiando una serrata battaglia tra mille eccezioni, repliche, opposizioni e discussioni – ma anche al termine di esse; ed era proprio alla fine di quelle maratone dibattimentali che quel sentimento si faceva più forte: forse perché lo Stato, tecnicamente parte lesa da quei reati e perciò legittimato a costituirsi parte civile per azionare una pretesa risarcitoria nei confronti degli imputati, non era sceso in campo a lottare a fianco del Pubblico Ministero?"[/b][/b]

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Diario / Una buona idea per l’IVA !! ??
« il: Aprile 03, 2017, 11:00:59 am »

IVA ed il possibile “prelievo alla fonte” potrebbe essere alternativo alle proposte di aumento dell'IVA !
 
L'Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) è un'imposta introdotta e regolata della legislazione europea. L'IVA è un'imposta generale sui consumi, che colpisce solo l'incremento di valore che un bene o un servizio acquista ad ogni passaggio economico (valore aggiunto), a partire dalla produzione fino ad arrivare al consumo del bene o del servizio stesso. Attraverso un sistema di detrazione e rivalsa (addebito) diritto di rivalsa, l'imposta grava completamente sul consumatore finale mentre per il soggetto passivo d'imposta (il contribuente) rimane neutrale. Infatti il soggetto passivo d'imposta, che è colui che cede beni o servizi, può detrarre l'imposta pagata sugli acquisti di beni e servizi effettuati nell'esercizio d'impresa, arte o professione, dall'imposta addebitata (a titolo di rivalsa) agli acquirenti dei beni o committenti dei servizi prestati. 

A) Esistono tre aliquote IVA in vigore in Italia:
 4%,aliquota minima,applicata ad esempio alle vendite di abitazioni con requisiti "prima casa";
 10%, aliquota ridotta, applicata normalmente alla cessione di alimenti o di abitazioni senza requisiti "prima casa" e non di lusso;
 22% aliquota ordinaria, vale a dire che se la normativa tributaria non prevede specificatamente una delle due aliquote precedenti, questa ultima è l'aliquota da applicare. 

B) Ogni prodotto e/servizio ha un suo codice merceologico e l’aliquota Iva da applicare

C) L’evasione dell’IVA e la sua eventuale elusione quota parecchi e forse esaustivi miliardi
Vi sono diverse tipologie di evasione:
   C1) Evasione per mancato pagamento dell’IVA
   C2) Evasione per vendita e/o servizio in Nero
   C3) Evasione per commercio con Ditte e Servizi, residenti e operanti all’estero
   C4) Elusione per commercio con Ditte e Servizi “estero vestite”
   C5) Elusione/Evasione nel circuito delle macchinette VideoPoker e in quelle delle Scommesse 
   C6) Elusione per compensazione mensile o trimestrale su documentazione non corretta o falsa

La Moneta elettronica
Quali sono i vantaggi,gli svantaggi e i rischi dell’utilizzo della moneta elettronica? Ma quali sono gli strumenti di moneta elettronica?
Come sappiamo l’utilizzo della moneta elettronica, ovvero l’uso delle carte di credito, carte di debito e carte prepagate, ma anche bonifici, nei pagamenti ha dei vantaggi. Si tratta di denaro digitale che si può utilizzare i sostituzione del denaro contante.
Nel prossimo futuro si avrà anche l’esplosione dei pagamenti anche attraverso gli Smart Phone.
Tutto questo permette di ridurre i costi di gestione del denaro di moneta e di carta, solo in Italia vengono spesi oltre 10 miliardi all’anno.
Dunque la moneta elettronica tende a ridurre l’evasione fiscale poiché il pagamento elettronico lascia traccia. Proprio per questa sua caratteristica potrebbe essere utilizzato anche ai fini di un nuovo metodo di “prelievo alla fonte” collegato ad eventuali riduzioni delle percentuali.

Del resto in Italia già esiste, per alcune realtà anche molto differenti dall’imposta per il Valore Aggiunto, la possibilità di un prelievo alla fonte.  L’Agenzia delle Entrate infatti, con la risoluzione n. 89/E del 25 settembre 2012, ha dato dei chiarimenti in merito al trattamento fiscale applicato agli interessi corrisposti a un soggetto non residente e senza stabile organizzazione tramite di una società fiduciaria. In particolare tale società, controparte di un contratto di finanziamento erogato da una banca estera senza stabile organizzazione deve corrispondere all’istituto di credito gli interessi, applicando la ritenuta alla fonte a titolo d’imposta.   


IPOTESI da verificare
IVA ed il possibile “prelievo alla fonte”

Sistema Bancario – Bonifici per pagamento fatture
Partendo dalla considerazione che ogni Ditta ha un suo Conto Fiscale nulla vieta che il servizio Bancario possa versare e prelevare in/da tale conto le cifre inerenti all’IVA attiva e passiva, provvedendo sicuramente alle relative compensazioni mensili e/o trimestrali di legge, assicurando allo stato il consolidamento alla fonte del debito/credito IVA ed evitando comunque l’evasione dell’IVA a fine anno sul Bilancio “creativo” che tanto influisce sul PIL (circa 40 miliardi l’anno).
Secondo i calcoli di Eurispes (rapporto 2016) l’evasione fiscale in Italia varrebbe il 18% del PIL. Se si tiene conto del sommerso in generale si sale invece al 35%. In soldoni dunque si valuta che ammonti a 540 miliardi l’anno.  L’IVA media su questi 540 miliardi di sommerso potrebbe essere calcolata ben al di sopra di 54 miliardi l’anno (10%).

Sistema ECR-POS in Italia per pagamento beni e servizi

L’ECR POS  è un terminale “all-in-one” che racchiude in sé le funzioni di più dispositivi: registratore di cassa con memoria fiscale, POS bancario e sistema di fatturazione elettronica predisposto all’invio telematico dei corrispettivi.
E’ certificato a livello bancario dal Consorzio Bancomat e, come misuratore fiscale, dall’Agenzia delle Entrate e possiede tutta la tecnologia e la sicurezza per gestire le diverse funzionalità secondo le regole in vigore.
Proprio per queste sue caratteristiche e per la possibilità di aumentarne le potenzialità, potrebbe essere utilizzato anche ai fini di un nuovo metodo di “prelievo alla fonte” collegato ad eventuali riduzioni delle percentuali.

Sistema pagamenti on-line per beni e servizi

Poiché tutti i pagamenti on-line sia verso ditte italiane che ditte estere o “estero vestite” passano in una qualche maniera per il Sistema Bancario, e che nella stragrande maggioranza sono destinati all’Utente Finale,  si potrebbe immaginare un facile “prelievo alla fonte” della relativa IVA, gestito direttamente dalle Banche come se fosse una nuova ritenuta fiscale.

In particolare questo “prelievo alla fonte” risolverebbe in maniera definitiva il pagamento delle Tasse delle ditte nazionali, estere e/o “estero vestite” che gestiscono le scommesse on-line, la macchinette Video-Poker e quanto altro legato alla Cabala, problema che in passato è costato dimissioni di Colonnelli/Generali della Finanza e Direttori dell’AAMS (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli).
Bisogna qui ricordare che i volumi di questo settore si aggirano intorno ai 100 miliardi di euro che troppo spesso sfuggono ad un controllo puntuale e ancor più spesso eludono le tasse relative sia dirette che indirette.

Infine perché non prevedere anche un prelievo alla fonte sul Lotto ed il Superenalotto ? 

Leonardo Ranieri Triulzi

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Diario / Ripartiamo ???
« il: Marzo 28, 2017, 08:49:43 am »
Carissimi Amici,
sinceramente non posso essere d'accordo con la sensazioni di alcuni di noi su supposte nostre interne "azioni di azzeramento della nostra sovranità".
Sicuramente io non sarò all'altezza del compito di Segretario Generale e non avrò le capacità di Gigi (De Giacomo) ne i contatti che lui ha avuto in questa nostra attività (e che del resto mi sembra molto restio a comunicare ed a condividere).
Vogliate quindi perdonare il mio ritardo nell'immettermi a pieno titolo nell'organizzazione di Sovranità Popolare. Cercherò di superare l'handicap di dover ripartire da zero ma invito tutti a ripartire, magari voi da tre, e immergerci tutti insieme nell'operatività del nostro Sito.

Approfitto del momento per sottoporvi una mia tabella sui risultati elettorali del Referendum e di una interpretazione possibile.
Sulla base della lettura della tabella in allegato, una prima considerazione oggettiva è quella che non è mai esistito alcun partito politico in Italia, neanche ai tempi del fulgore della DC, che abbia mai raggiunto un consenso, pari, o superiore ai 19.026.617, voti ricevuti dal “NO” popolare contro il referendum costituzionale approvato dal Governo.
Immaginiamo per comodità di calcolo che l’affluenza alle urne nella prossima tornata elettorale, entro il 2018, sia pari a una percentuale del 70% o 75%, ritenendo il 30% o 25% la fascia del non voto, valutazioni molto generose nei confronti dell'elettorato.
Appare evidente che attingere agli elettori del NO per i partiti politici, rappresenti la novità più ghiotta e interessante in assoluto per vincere le elezioni, ma è proprio ai partiti che noi tutti glieli dobbiamo sottrarre.
Abbastanza semplice per comprendere la portata del diritto-potere che la Costituzione pone a tutela del ruolo da esercitarsi da parte nostra, “popolo sovrano” ed espressione anche dei “Comitati per il NO”, considerando per la dimensione popolare del voto, possiede in sé anche una capacità di attrazione sul bacino del non voto popolare dei disillusi e degli indifferenti.

Provate a scorrere le ultime due colonne a destra per valutare l’incidenza numerica sul voto elettorale che avremmo, se potessimo conoscere quanti siamo tutti insieme, considerando che tra noi c’è una quota di appartenenza ai partiti che hanno fatto campagna per il NO contro il “renzismo”, per sapere, fin da subito la dimensione del nostro potere elettorale reale (quei nove milioni circa di voti dell'ultima cifra nella tabella) per decidere del nostro destino, sapendo che mai come ora è nelle nostre mani e nelle possibilità di sensibilizzare la cittadinanza italiana.
Una più lunga e completa diesamina cercherò, insieme con il Presidente, di inserirla nel nostro Forum che è e deve essere il posto naturale delle nostre opinioni e delle nostre salutari critiche, senza esporci al giro delle mail più o meno aperte o apribili ad altri amici o falsi amici.

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