Autore Topic: L'era dell'abbondanza e i due scenari futuri  (Letto 7930 volte)

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Massimo Sernesi

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L'era dell'abbondanza e i due scenari futuri
« il: Aprile 04, 2017, 09:18:13 am »
In questi tempi di crisi é difficile credere che stia arrivando una nuova era di prosperitá e di abbondanza.
Le nuove tecnologie porteranno probabilmente una diminuzione dei posti di lavoro, ma ci sará anche un aumento della produttivitá e un minore bisogno del lavoro stesso, soprattutto di quello manuale e/o ripetitivo.
Lo sviluppo delle energie rinnovabili potrebbe inoltre portarci fuori dall'era attuale, basata sulle energie fossili inquinanti e centralizzate, per portarci in un'era di produzione distribuita e pulita dell'energia.

Ma questi vantaggi comportano una sfida principale: a chi andranno i guadagni derivanti dall'uso delle nuove tecnologie?
Nel sistema attuale, di stampo neoliberista, i guadagni sono destinati ad andare ai piú ricchi, che potranno fare sempre piú a meno della manodopera e aumentare ancora di piú i loro profitti.
Se il potere continuerá a rimanere in mano a poche oligarchie finanziarie che controllano anche la politica questo é lo scenario piú probabile.

Il modello neoliberista sta mostrando peró tutte le sue carenze in maniera sempre piú evidente e questo sta provocando una reazione nella popolazione, con la brexit, l'elezione di Trump e l'ascesa di movimenti sovranisti e identitari.
Una soluzione che ora le elite si propongono é l'istituzione di un reddito di cittadinanza, per ridistribuire qualche briciola di ricchezza e mantenere calme le masse di indigenti. É una soluzione riduttiva del problema e di breve respiro.
Occorre rendere chiaro alla popolazione che il problema principale é l'indebolimento degli stati e della politica, ormai succubi della finanza, grazie alla cessione della sovranitá monetaria ad enti indipendenti dalla politica ma fortemente dipendenti dalle oligarchie finanziarie. Occorre rendere chiaro che i cambiamenti in arrivo non sono necessariamente a danno dei piú deboli, ma possono portare a una diminuzione delle ore di lavoro e a un aumento della ricchezza pro capite, ma perché ció accada occorre piú politica e piú stato.



 



Michele Citarella

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Re:L'era dell'abbondanza e i due scenari futuri
« Risposta #1 il: Aprile 04, 2017, 09:21:07 am »
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massimofranceschini

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Re:L'era dell'abbondanza e i due scenari futuri
« Risposta #2 il: Aprile 04, 2017, 11:27:19 am »
Condivido anche io, con una precisazione che ritengo essenziale: dovrebbe esser chiaro che "più politica e più stato" non debba mai servire a promuovere politiche "vetero stataliste".
Occorre rilanciare lo Stato di Diritto come trasparente funzione amministrativa del corpo sociale che deve garantire tutte le libertà possibili che non provochino la non libertà e il non raggiungimento di una vita degna di essere vissuta da parte di tutti.
Quindi ok ad uno stato che metta paletti ben precisi a tutte le attività ed enti privati che determinino una diminuzione dei diritti e della qualità della vita e che sia di nuovo legittimato ad intervenire in prima persona in economia, nei servizi e nella spesa pubblica. Stop ad uno stato che regali le sue prerogative e sovranità ad organismi privati e transnazionali.

Michele Citarella

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Re:L'era dell'abbondanza e i due scenari futuri
« Risposta #3 il: Aprile 04, 2017, 07:45:13 pm »
Certo Massimo, ma adesso SP e altri commentatori associati dobbiamo concentrarci sugli articoli economici,lottare per la applicazione della Costituzione. Cosa che nessuno,mette al primo posto. E dovrebbe,  anche SP, sin dal 15 novembre 2015 il 53 è  stato forzatamente immesso da alcuni sostenitori, il sottoscritto e Tomei. Un tavolo urgente di base partendo dall' applicazione art. 53 sarebbe utile e rapido per presentarci e dire come la pensiamo. Gli esperti ci sono, i professionistiminnquesta materia ci sono basta solo capire con numeri alla mano deve uscire un risultato soluzione, da far stare zitti tutti, perché il Popolo, le famiglie italiane di quei 17 milioni che sono scesi alla soglia prossima relativa e assoluta di povertà  generano morte fisica e aumento delle malattie incurabili permanenti. Se dobbiamo aprire al pubblico aprire i così,  Perché a questi cittadini ci devi parlare di soldi, compresi i 38 milioni di lavoratori e lavoratrici compresi i pensionati. Domenica scorsa ho tenuto un incontro conviviale con un soggetto che  dimostrerà  Senza ombra di dubbio che l' art. 53 applicandolo porterà  si miliardi di euro, ,a innesca un meccanismo automatico di sviluppo e crescita. Avete ascoltato cosa sta combinando Padoan il bombarolo ex Argentina ? Sta preparando un Def di lacrime e sangue. Dobbiamo fare presto per controvertire lo scenario.

massimofranceschini

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Re:L'era dell'abbondanza e i due scenari futuri
« Risposta #4 il: Aprile 04, 2017, 09:33:59 pm »
Insomma sembra che per alcuni la prima e più importante cosa da attuare della Costituzione è l'articolo sulle tasse...un articolo solo e che inoltre è formulato in maniera così "stringata" che può essere interpretato in vari modi e che deve necessariamente essere relazionato ad altri. Con 600 euro al mese dovrei concorrere alla spesa pubblica? Ovvio che no.
Chi evade perchè non arriva a fine mese sta mentendo e va stanato?
Chi chiude una partita iva perchè non ce la fa più e non ha protezioni sociali come un dipendente che perde il lavoro non è legittimato alla protezione sociale, come mai? Forse perchè si presume che sia un evasore e che non abbia dichiarato tutto e che quindi possa sopravvivere anche senza lavorare?
Sicuri ci sia tutto il sommerso che si dice?
E cosa si risponde a quanti dicono che data la preminenza della finanza e l'enorme tassazione una percentuale "sana" di evasione sia vitale per mettere denaro in circolo che altrimenti andrebbe allo stato senza determinare una maggiore spesa pubblica, come molti analisti hanno evidenziato.
C'è evasione? Certo che c'è ma c'è anche una tassazione abnorme che uccide l'economia produttiva sana, non la finanza ad esempio. Insomma...parlare di articolo 53 innanzitutto senza appunto un disegno complessivo sa tanto di PARTITO DELLE TASSE.

Massimo Sernesi

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Re:L'era dell'abbondanza e i due scenari futuri
« Risposta #5 il: Aprile 05, 2017, 08:33:43 am »
L'attuazione dell'articolo 53 porterebbe in realtá a meno tasse per la maggior parte delle persone.
Ma per farlo occorre reperire le risorse altrove e per questo servono anche gli altri gruppi di lavoro.

Proporre un fisco piú equo potrebbe certo fare breccia su molti cittadini.

Il mio era un articolo di piú ampio respiro e di prospettiva, per fare vedere le sfide che abbiamo di fronte, che non sono solo la crisi attuale.
Anche mostrare di aver capito la situazione attuale e i possibili sviluppi futuri ci fará ottenere consenso tra i cittadini.

Michele Citarella

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Re:L'era dell'abbondanza e i due scenari futuri
« Risposta #6 il: Aprile 05, 2017, 08:35:58 am »
Carissimo Massimo, pur condividendo il tuo contenuto, l'Art. 53 è preminente a tutto l' elaborazione che si dovrà costruire a questo fondamentale articolo. Essenzialmente SP come giusto sia, deve istituire un tavolo al più presto sugli articoli economici a partire dal 53. Dipende da noi se intendiamo misurarci a realizzare un documento di soluzione per consegnarlo ai cantieri della politica fermi. Certamente, la prima analisi è ricognitiva dove possiamo realizzare una road map e scartare gli ostacoli finanziari. non è sempre detto che dobbiamo dargli addosso a chi evade, con l' alibi che non arriva alla fine del mese, potrebbe essere in linea provvisoria, ma, occorre un documento finito per rimettere al proprio posto le finanze nel nostro Paese. non dimentichiamo della grande corruzione. il nostro compito non deve essere una caccia alle streghe, ne tanto meno mettere al rogo chi ha frodato passando da povero gli altri cittadini su cui grava il peso di ulteriori tasse, questo vale anche per i governi, che anziché ammorbidire comprende e cambiare, agisce come un drogato che ha bisogno di soldi, pochi scannati e subito, ovvio che vanno a prelevare dai 38 milioni di cittadini a reddito fisso, o di quello che rimane del reddito. Possibile che nessuno sia capace di armonizzare e migliorare le finanze nel nostro Paese. La nostra è una opportunità che ci viene data in SP, oppure con altra organizzazione sociale, ma non possiamo esimerci nell' attuare questa analisi studio. ricordiamoci che, parliamo a una categoria massacrata dalle tasse, i 20 milioni di cittadini.
l'operatività che intendo sta nel fatto che una analisi dettagliata ci porterà a fare uscire una o più soluzioni da attuare e presentare alla collettività un prodotto finito dove tutti cooperano per il bene comune. Certo non sono io il salvatore ma un insieme di persone con le loro specializzazioni posso fare la differenza, competenza questa che spetta al Parlamento che, non ha intenzione da 30 anni a rinnovarsi nell' esercizio del buon padre di Famiglia. Lo dobbiamo farlo noi, come quando e perché va deciso almeno tentiamo il percorso. Non è una strada facile, ma insieme tutto diventa leggero. Sennò, cosa facciamo sul forum, innalziamo il muro del Pianto, cosi fanno anche i nostri attori politici.

1) Serve che la pressione fiscale scenda a livello di altri paesi europei, noi al 75% altri al 30%
2) lo schifo della Consip, acquisti fatti con il clientelismo esempio l' acquisto di una siringa al nord, al centro e al sud non ha lo stesso costo, e cosi via. il settore pubblico fa sacrifici sulla cancelleria suppellettili? Direi di no, a ogni cambio di governo o nomine di nuovi dirigenti concorsuali, anche se i mobili del dirigente sono nuovi ottimi, questi per capriccio ed ego, il nuovo dirigente li vorrà sostituire e questo è un costo. Esiste una giungla salariale nel settore del pubblico impiego, miriadi di Commissioni e Comitati realizzate ad HOC per i trombati della politica compresi gli ex sindaci con gettoni che superano i 7 mila euro mensili netti, missioni all' estero con prebende per il viaggio che partono da 700 euro in su;
le locazioni di privati di cui lo Stato usufruisce per gli uffici pubblici a costi esagerati, il grande boom dei comuni italiani per far funzionare scuole materne fittando ville o stabili? I soldi ci sono ma vengono spesi male. E cosa dire dei 30 mila minori messi nelle Case famiglia e in particolare 3000 minori tolti dalle braccia dei genitori perché divenuti disoccupati non per colpa loro, ma per politiche sbagliate. ogni minore costa sui 3500 euro mensili, atto incostituzionale in quanto la Costituzione afferma diversamente e dice, spetta allo Stato rimuovere le cause che impediscono.....ecc i soldi ci sono ma nessuno è un buon economo, allora, facciamolo noi. E' per tali motivi che dobbiamo partire dal 53 e 54 cost. è il nostro campo base dove far decollare le nostre soluzioni e progetti. basti vedere nei paesi confinanti al nostro come operano. la nostra azione non deve essere più reattiva, ma pro-attiva che serve ad eliminare le conflittualità che piacciono alla politica e ai sindacati, vogliamo fare un nuovo partito? incominciamo a fare il Movimento di SP ad indirizzo politico.

Considerato dagli interventi dei vari attori che scrivono nel Forum di SP ottime firme e intellighenzie di accertata cultura e professionalità, non vedo inizialmente ostacoli. il nostro obiettivo è abbassare la pressione fiscale, controllo della spesa pubblica, mettere in condizione il cittadino a non evadere, perché non ne vale la pena più, partecipazione massiccia dei cittadini per diritto a controllare la spesa delle entrate ed uscite in tutti i comuni italiani istituendo osservatori permanenti per il raggiungimento della equità sociale, per il risparmio della spesa pubblica, locale regionale provinciale e centrale, e qualità della lavorazione e valorizzazione del territorio in qualità e benessere.
ma, se non cominciamo dal piccolo come arriveremo ai grandi obiettivi. costruiamo un percorso. 100 mila iscritti a 10 euro, sono un milione di euro, poi saremo, senza presunzione,  un nuovo partito.

massimofranceschini

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Re:L'era dell'abbondanza e i due scenari futuri
« Risposta #7 il: Aprile 05, 2017, 12:05:43 pm »
Tutto vero ciò che dici ma il tema di fondo, su cui ormai molte forze politiche anche più o meno di mala voglia, credo sia quello della moneta.
Non possiamo pretendere di cambiare il Paese, reperire risorse per investimenti ecc. solo agendo sulla leva fiscale o su razionalizzazioni di spesa che per essere praticate seriamente e senza determinare riduzioni di servizi abbisognano di una classe politico-amministativo-burocratica completamente nuova, con meccanismi di controllo trasparenti.
Una moneta sovrana, anche in concomitanza con l'euro, è vitale.
Solo partendo da quella proposta credo si possa imbastire un disegno globale possibile di drastica riduzione della tassazione che ora non solo è sulle spalle di chi non può evitarla, i dipendenti, ma sta uccidendo la piccola-media impresa ossatura del tessuto economico.
 

Davide Gionco

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Re:L'era dell'abbondanza e i due scenari futuri
« Risposta #8 il: Aprile 05, 2017, 06:05:15 pm »
Qui in Svizzera stanno iniziando a discutere della tassazione dei robot e magari anche dei software che producono molta ricchezza.

Potrebbe essere una strada.

Michele Citarella

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Re:L'era dell'abbondanza e i due scenari futuri
« Risposta #9 il: Aprile 06, 2017, 08:56:31 am »
Esatto Franceschini, quando apri un corteo, lo apri nella sombologia di un articolo che determina la conoscenza e l' insegnamento ai cittadini di regolare i propri conti di casa propria in Italia, giusto quello che tu dici in non intendo starmene con l' art. 53 solo, ma poi, nel corteo centrale dal 53 ramifica secondo la tua idea e professionalità quanto hai detto e tutti coloro che condividono i tuoi contenuti. compreso il sottoscritto. inizialmente dovremmo, dopo che si è deciso cosa fare partire con documenti sintetizzati come state e stiamo facendo. E con la squadra e umiltà e perché no, anche con ambizione possiamo uscire fuori allo scoperto, foriero di liete e concrete notizie, indirizzandoci sempre a quei 22 milioni di soggetti, aprendo un varco di speranza.

Michele Citarella

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Re:L'era dell'abbondanza e i due scenari futuri
« Risposta #10 il: Aprile 06, 2017, 09:05:53 am »
SE SEI UNO DI QUEI 22 MILIONI DI CITTADINI IMPRIGIONATO E IN DEFLAZIONE, SAPPI CHE ABBIAMO UNA SOLUZIONE MA SERVONO ANCHE LE TUE GAMBE PER SOSTENERLO ISCRIVITI A ........................
PROVARE NON COSTA NIENTE, POI SE LA TUA PIGRIZIA CE L' HAI FIN SOPRA AI CAPELLI CHE TI BLOCCA A NON SEGUIRE NESSUNA STRADA MAESTRA, ALLORA TI DICO, ALZATI E CAMMINA, E SEGUICI. NOI SIAMO, SENZA PRESUNZIONE, L'ONDA DEL RINNOVAMENTO, CHI NON LA CAVALCA VERRÀ' TRAVOLTO DALL' ATTUALE SISTEMA ATTUATO A DANNO DI OLTRE 40 MILIONI DI CITTADINI ITALIANI. ANCHE TU SEI PARTE DEL CAMBIAMENTO.

SCUSATEMI E UN MIO AUSPICIO. ESSERE PRO-ATTIVI PER ESSERE CREDIBILI.

Michele Citarella

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Re:L'era dell'abbondanza e i due scenari futuri
« Risposta #11 il: Aprile 06, 2017, 09:28:12 am »
FRANCESCHINI, SE NON ERA PER LA PMI STAVAMO GIÀ DA VENT'ANNI CON LE PEZZE AL CULO. IL 96% DI QUESTE SOCIETÀ HANNO RETTO IL PAESE, POI ARRIVANDO IL DIKTAT ESTERO APPOGGIATO DAI VARI CAZZIMBOCCHI ECONOMISTI ENTRATI AL MINISTERO DELL' ECONOMIA LE HANNO DEVITALIZZATE. SOLO IL 4% LE GRANDI AZIENDE, QUELLE CONTINUANO AD EVADERE, DOVE STA IL J'ACCUSE? QUANTI MICHELE RUGGIERO DEVONO NASCERE PER RIBALTARE QUESTA SITUAZIONE? SE IL POPOLO NON SI SVEGLIA. MA CHI LO DEVE SVEGLIARE, LA POLITICA NON DI CERTO, IN QUANTO SONO GLI ESECUTORI, DOVREMMO INDIVIDUARE I MANDANTI. SOLO DAL 2008 AL 2016 DATI ISTAT DICHIARANO SUICIDI ACCERTATI PER LA CRISI ECONOMICA OLTRE 385 MILA SUICIDI, SENZA INCLUDERE L' AUMENTO DI MALATTIE PSICO FISICHE MORTALI COME IL CANCRO E I TUMORI. SERVE UNA GRANDE INFORMAZIONE MA SERVONO SOLDI PER INSTAURARE UNA INFORMAZIONE COSTANTE. INCOMINCIAMO A FARE IL GIRO DELLE SETTE CHIESE TRA GLI IMPRENDITORI COMMERCIANTI TRADITI. POI DIVENUTI GRANDI VELOCEMENTE AVREMO LA PODESTA' DI COLLOQUIARE CON LE RESTANTI REGIE POLITICHE. TUTTI I VOSTRI INTERVENTI HANNO UNA SERIA VENTATA DI RINNOVAMENTO DI OSSIGENO E DI SPERANZE CONCRETE, SERVE3 CHE VENGANO MESSE IN PIAZZA. UN ATTO NOBILE E GENEROSO MA, CHE NON SI CONDIZIONI A QUEL SOLO PARTITO MA A TUTTI I PARTITI CHE DEVONO TACERE ED ASCOLTARCI. COSA CHE, PRECEDENTEMENTE SP NON HA INTESO SIN DAL PRIMO GIORNO FARLO, PERCHÉ', FORSE, C' ERA DI GIÀ' ALTRO. MA QUESTO FA PARTE DI UN PASSATO. LA NAVE NON SI ABBANDONA, PURTROPPO GLI SCHETTINO CI SONO, AUGURANDO A TUTTI LORO BUONA NAVIGAZIONE. ORA TOCCA TUTTI NOI LAVORARE, COSA CHE STIAMO E STATE PER ALCUNI FACENDO.

Massimo Sernesi

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Re:L'era dell'abbondanza e i due scenari futuri
« Risposta #12 il: Aprile 06, 2017, 12:15:53 pm »
Intanto oggi, coi social network, si puó fare molto e a poco prezzo.

Iniziamo condividendo questi post dei forum sulle vostre bacheche e sui gruppi che seguite e che ritenete adatti.

Si puó fare molto giá cosí.

Se tramite i social diventiamo piú visibili e cresciamo poi saremo anche piú appetibili per gli imprenditori.

Guardate ad esempio Alberto Bagnai col suo blog goofynomics, ha ottenuto visibilitá con le condivisioni e tramite quelle é diventato un personaggio noto e invitato anche in tv. E ora cerca anche lui finanziamenti tra gli imprenditori (anche se non mi pare ne ottenga molti).

massimofranceschini

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Re:L'era dell'abbondanza e i due scenari futuri
« Risposta #13 il: Aprile 06, 2017, 12:43:03 pm »
Sbaglio o non vedo un tasto per condividere?
Dov'è?

Massimo Sernesi

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Re:L'era dell'abbondanza e i due scenari futuri
« Risposta #14 il: Aprile 06, 2017, 12:44:54 pm »
Non so se si puó mettere sul forum. Comuninque si puó condividere dal gruppo (dove di solito vengono messi questi articoli) o condividere direttamente il link.