Come facciano i PD a sopportare la guida schizoide di quel “giovin signore fiorentino” è materia di seduta psichiatrica.
L’attacco senza precedenti al Governatore di Banca d’Italia e al Presidente del Consiglio, insieme alla stessa presidenza della Repubblica, se non è riconducibile alla totale incompetenza politico culturale di Renzi, è il frutto di un calcolo politico di assai corto respiro: il tentativo di occupare, prima dell’imminente catastrofe politica, una poltrona decisiva per il futuro e di trasferire a terzi responsabilità più prossime al "circolo magico toscano".
Se non ora quando? sembra essere, la motivazione del comportamento de “ Il Bomba”.
Qui, però, non siamo ai giochi dell’oratorio, cui un tempo si trastullava il giovane boy scout e bene hanno fatto a reagire alcuni autorevoli “compagni” PD, come Napolitano, Prodi e Zanda, consapevoli dell’irragionevole scelta compiuta dal segretario del loro partito.
Speriamo che dopo il voto siciliano si chiariscano molte questioni anche all’interno del PD, al fine di evitare una deriva autoritaria sempre più incombente.