Interessante incontro ieri al Convegno/Congresso regionale del NCDU del veneto tenutosi presso l’Hotel ai Pini di Mestre.
Presenti il presidente nazionale del NCDU, Mario Tassone, con Nino Gemelli e Nino Marinacci, Luciano Finesso è stato confermato coordinatore regionale del NCDU del Veneto.
Anche a nome degli amici Gianni Fontana, Presidente della DC e dell’On Mimmo Menorello, deputato popolare di Padova, ho portato il saluto degli amici democratico cristiani della nostra regione.
Ho esordito affermando che “ va tutto bene ciò che va nella direzione della ricomposizione dell’area popolare e democratico cristiana”, atteso che nostro primario dovere è ricostruire la nostra identità sul piano dei valori per concorrere da democratico cristiani alla costruzione del nuovo soggetto politico laico, democratico, popolare, liberale, riformista, europeista, trans nazionale, ispirato ai valori dell’umanesimo cristiano, inserito pieno titolo nel PPE da far tornare ai principi dei padri fondatori: Adenauer, De Gasperi e Shuman, alternativo al trasformismo socialista renziano e ai populismi estremi.
Dalla dottrina sociale della Chiesa traiamo la forza per opporci al turbo capitalismo finanziario dominante, che ha trasformato la Banca d’Italia da un istituto di diritto pubblico, in un ente controllato, indirettamente, da una decina di hedge fund speculatori stranieri (Vanguard, State Street, Fidelity, Black Rock, Black Stone, Northern Trust, T.Rowe Price, JP Morgan Trust, BNP Paribas Trust…), che creano i prestiti e i depositi delle banche italiane con un clic.
Senza sovranità monetaria, che in tal modo si è sostanzialmente perduta, anche il concetto di sovranità popolare e, dunque, della stessa democrazia, si riduce a un mero concetto astratto.
Compito dei democratici cristiani sarà quello di concorrere con tutte le componenti politiche disponibili a riportare la Banca d’Italia sotto il diretto controllo pubblico e a reintrodurre la separazione tra attività bancarie commerciali e attività speculative finanziarie, così com’era con la legge bancaria del 1936, colpevolmente annullata con il d.legislativo n.481 del 14 dicembre 1992.
Molto positivo l’impegno assunto di convocare congiuntamente in autunno una grande assemblea di tutti i democratico cristiani e popolari del Veneto.
Cordiali saluti
Ettore Bonalberti
Presidente A.L.E.F. (Associazione Liberi e Forti)
V.Presidente Comitato nazionale Popolare per il NO
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